Home CAMPANIA LA PROCURA MODIFICA CAPO D’ACCUSA: RADDOPPIA IL TERMINE DELLA PRESCRIZIONE

LA PROCURA MODIFICA CAPO D’ACCUSA: RADDOPPIA IL TERMINE DELLA PRESCRIZIONE

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La Procura rincara la dose nel processo a carico di 20 persone, tra imprenditori, politici ed amministratori pubblici, coinvolti nell’inchiesta che ha travolto come uno tsunami il comune di Villa Literno e quello di Lusciano, con i sindaci Nicola Tamburrino (che ha finito il proprio mandato nel 2021) e Nicola Esposito finito sotto processo.

Il pubblico ministero, nel corso dell’ultima udienza celebrata dinanzi al tribunale di Napoli Nord, ha chiesto una modifica dell’imputazione relativa ai reati di falso contestando la natura “fidefacente” degli atti finiti nel mirino della Procura. Una differenza sostanziale che va a “raddoppiare” i termini della prescrizione dei reati contestati, portandola a 10 anni, e che altrimenti si sarebbero prescritti nel corso del processo. I difensori degli imputati hanno chiesto termini a difesa con l’udienza che si è aggiornata oltre la metà di aprile.

Con Tamburrino ed Esposito sono a processo anche anche gli imprenditori Salvatore e Francesco Nicchiniello di Villa Literno, il dirigente Giuseppe D’Ausilio di Villa Literno, Nicola Grimaldi di Lusciano, Anastasia Russo di Casalnuovo, Eduardo Cotugno di Aversa, Gioacchino Gabriele di Lusciano, Antonio Buonanno di Sant’Antimo; Ettore Bruno di Aversa, Pasquale Migliaccio di Aversa, Antonio Onofrio di Faicchio, Vincenzo Sposito di Maddaloni; Marianna Vanacore, di Casaluce; Vincenzo Vitone di Villa Literno, Angelo Aversano di Villa Literno, Vincenzo Sagliocchi di Villa Literno, Alfonso Bonavolontà 64 anni di Villa Literno.

Al centro dell’inchiest la realizzazione di un centro ricettivo-turistico in via delle Dune a Villa Literno avvenuta in cambio di soldi ed appoggio elettorale alle amministrative a favore di Tamburrino. Secondo la Procura della Repubblica di Napoli Nord, ci sarebbero state, da parte degli imprenditori, promesse di soldi al dirigente (circa 30mila euro) e l’appoggio elettorale alle elezioni amministrative del 2016 a Tamburrino dietro l’interessamento per velocizzare il rilascio di una licenza per la realizzazione di un centro turistico a Villa Literno richiesto dalla società ‘CGN ‘intestata formalmente alla moglie di Franco Nicchiniello ma gestita, di fatto, da quest’ultimo insieme al figlio Salvatore.

Le indagini si sono allargate anche al finanziamento della Regione Campania con fondi europei per la realizzazione dell’appalto di ‘Adeguamento e completamento della rete fognaria – 1 Stralcio funzionale del Comune di Lusciano’.

Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Mario Griffo, Giuseppe Stellato, Raffaele Costanzo, Giovanni Cantelli, Felice Belluomo, Dario Migliore, Gabriele Piatto, Rocco Trombetti e Franco Liguori.

Fonte: Cronache di Caserta

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