Domani, mercoledì 2 aprile, alle 16 ora locale USA (le 22 in Italia) il presidente americano Donald Trump rilascerà dichiarazioni nel Rose Garden della Casa Bianca nelle quali dovrebbe rendere noti i suoi piani per l’introduzione dei dazi reciproci con una serie di Paesi tra cui quelli dell’Unione Europea. L’evento si chiamerà ‘Make America Wealthy Again‘ (“fare l’America nuovamente ricca”). I dettagli dei dazi che verranno annunciati da Trump sono ancora in progress, ma il presidente ha definito il 2 aprile come il ‘Giorno della Liberazione’.
La serie di nuovi dazi che il presidente Donald Trump svelerà domani sarà “efficace immediatamente”, ha dichiarato ai giornalisti la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt(sotto, in foto). Lo riporta la Cnn.
“Domani sarà ricordato come uno dei giorni più importanti nella storia moderna americana“, ha detto ancora la Leavitt. Ha spiegato che Trump ha preso una “decisione e una determinazione” sui dazi, ma non ha voluto rivelare dettagli. “Annuncerà la decisione domani. Non voglio anticipare il presidente. È ovviamente un giorno molto importante. Lui è con il suo team per il commercio e i dazi in questo momento, a perfezionarlo per assicurarsi che questo sia un accordo perfetto per il popolo americano e per i lavoratori americani“.
Von der Leyen attacca: “Non abbiamo iniziato noi questo scontro, pronti a vendicarci”.
“Non è l’Europa che ha iniziato questo scontro” sui dazi con gli Usa. “Non vogliamo necessariamente effettuare rappresaglie, ma abbiamo un piano forte per rispondere se necessario”. A dirlo è la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante la plenaria del Parlamento a Strasburgo e all’indomani delle parole di Donald Trump, che si prepara ad annunciare il 2 aprile le nuove tariffe che scatteranno contro tutti i Paesi “che hanno approfittato degli Stati Uniti”.
“La nostra risposta immediata – continua von der Leyen – è unità e determinazione. Mi sono già messa in contatto con i nostri capi di Stato e di governo sui prossimi passi. E valuteremo attentamente gli annunci di domani per calibrare la nostra risposta. Il nostro obiettivo è una soluzione negoziata. Ma ovviamente, se necessario, proteggeremo i nostri interessi, la nostra gente e le nostre aziende”.
Le “barriere” interne del mercato unico europeo “equivalgono a un dazio del 45% per la produzione e del 110% per i servizi“, ricorda, citando una stima del Fondo Monetario Internazionale spesso ricordata da Mario Draghi, ex presidente della Bce e del Consiglio, nonché autore di un rapporto sulla competitività dell’Ue, come l’ex premier Enrico Letta.
(Fonti: LaPresseItaly, affaritaliani.it, CNN)