Quattro anni di carcere e cinque di ineleggibilità con effetto immediato per Marie Le Pen.
Tutti i funzionari già eletti, compresa Marine Le Pen, sono stati condannati all’ineleggibilità. I nove europarlamentari, tra cui la leader Marine Le Pen, e i dodici assistenti parlamentari oggi dichiarati colpevoli al tribunale di Parigi hanno siglato dei ”contratti fittizi”, in un vero e proprio ”sistema” di appropriazione indebita all’interno del Rassemblement National: è quanto dichiarato dalla presidente del tribunale, Bénédicte de Perthuis(sotto, in foto), nel giorno delle sentenza a Parigi.
”E’ stato accertato che tutte queste persone lavoravano in realtà per il partito, che il loro deputato (di riferimento) non aveva affidato loro alcun compito” e che ”passavano da un deputato all’altro”, ha precisato la magistrata, aggiungendo: ”Non si trattava di mutualizzare il lavoro degli assistenti quanto piuttosto di mutualizzare le risorse dei deputati”. De Perthuis ha poi precisato: ”Che le cose siano chiare: nessuno viene processato per aver fatto della politica, non è il tema. La questione è sapere se i contratti sono stati eseguiti o meno”. Le Pen ha lasciato la sala delle udienze al tribunale di Parigi prima della pronuncia della sentenza da parte dei giudici, che hanno dimostrato che il Rassemblement National (ex Front National) ha pagato tra il 2004 e il 2016 con fondi europei degli assistenti parlamentari “fittizi” che in realtà lavoravano per il partito. I nove eurodeputati sono stati giudicati colpevoli di appropriazione indebita di fondi pubblici, mentre dodici assistenti sono stati condannati per ricettazione.
I giudici hanno condannato Marine Le Pen a quattro anni di carcere, di cui due con sospensione condizionale, e a una multa di 100.000 euro. La leader del RN ha deciso di ricorrere in appello e il suo futuro politico resta legato alle decisioni dei magistrati: se si tenesse un nuovo processo nel 2026 e Le Pen venisse assolta avrebbe ancora la possibilità di candidarsi nel 2027. Altrimenti la corsa per l’Eliseo sarebbe cancellata.
La decisione dei giudici di condannare Le Pen a cinque anni di ineleggibilità con effetto immediato esclude di fatto l’esponente del RN dalla corsa presidenziale del 2027.
Per Jordan Bardella(sopra, in foto), “ il delfino” di Le Pen e che probabilmente correrà per la presidenza della Repubblica se la leader dovesse dare “forfait”(!), ha dichiarato: “è la democrazia francese che è stata giustiziata”.
(Fonti: ANSA, AGI)