H2o: Giornata Mondiale dell’Acqua( World Water Day)

Il tema della Giornata mondiale dell’acqua nel 2025

Il tema scelto per la Giornata mondiale dell’acqua 2025 dalle Nazioni Unite è la Conservazione dei ghiacciai( di cui ieri è stata la giornata mondiale), lo scorso anno, invece, l’attenzione si era concentrata sull’acqua come strumento di pace ma che può anche innescare conflitti quando scarseggia o quando l’accesso a questo importante bene viene negato.

Il 22 marzo, dal 1992, è il giorno dedicato a ricordare l’importanza delle risorse idriche del pianeta e il loro sfruttamento umano. La Giornata mondiale dell’acqua 2025( World Water Day), è stata indetta dall’ONU a seguito della Conferenza di Rio( Brasile), e celebrata per la prima volta nel 1993. I dati sulle risorse idriche del pianeta sono allarmanti:  l’ONU  già dal 2018 parla di un crescente fabbisogno d’acqua, per cui la domanda globale di acqua corrente aumenta al ritmo costante dell’1% all’anno, al punto che fra 30 anni potremmo aver bisogno del 30% di acqua in più, in un mondo che ne dispone sempre meno per quantità e qualità.

L’acqua che beviamo non è solo composta da idrogeno e ossigeno, ma è, di fatto, una vera e propria soluzione di minerali, ossia nutrienti essenziali per l’organismo umano e, di conseguenza, un vero e proprio alimento che la natura ci offre.

Per Talete, il primo dei filosofi occidentali in senso cronologico, l’acqua era l’arké cioè l’elemento primordiale, origine di tutte le cose

Perché i dati sono allarmanti?

L’acqua è una risorsa limitata e i processi di industrializzazione necessari per la produzione di beni e servizi la rendono sempre meno disponibile. Sono ancora molte le persone in molte zone del pianeta che non hanno accesso diretto all’acqua potabile. Tra i principali obiettivi della Giornata mondiale dell’acqua c’è il raggiungimento dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile 6: acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030.

I dati Istat

Istat ha pubblicato  per questa giornata un approfondimento sul tema.

Nel 2022 in alcune aree del Paese rimane elevata la frammentazione gestionale dei servizi idrici per uso civile. Nel 2023 sono state adottate misure di razionamento dell’acqua in un terzo dei capoluoghi di provincia/città metropolitana del Mezzogiorno. Un quarto della spesa per la protezione dell’ambiente nel 2022 è destinato ai servizi di gestione delle acque reflue. Nel 2022 i prelievi di acque minerali naturali a fini di produzione sono in lieve flessione rispetto all’anno precedente (-0,8%). Nell’annata agraria 2019/2020 l’autoapprovvigionamento idrico è utilizzato per più di un terzo delle superfici agricole irrigate.

In Italia si perde tanta, troppa acqua. Il problema è dovuto alle condutture e ad una cattiva amministrazione e gestione, oltre ad una siccità ciclica che in alcune regioni, come la Sicilia, rappresentano un fattore limitativo del vivere sociale.

Non dimenticatelo mai: l’acqua è vita.

 

(Fonte: SkyTG24.it)

 

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.