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Pax vobiscum in pecunia

La pace fiscale è un insieme di misure previste dal decreto legge n. 119 del 2018, che consente ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, versando le imposte dovute senza applicazione di sanzioni e interessi. Recentemente, il Governo ha proposto di posticipare la scadenza per le partite IVA con ricavi annuali fino a 170.000 euro, permettendo ai contribuenti di guadagnare tempo per il pagamento delle imposte. Inoltre, ci sono novità riguardanti un concordato preventivo biennale con applicazione di una flat tax ultra ridotta. Per ulteriori dettagli su come aderire e i requisiti necessari, puoi consultare la guida completa sulla pace fiscale.

“Due anni e mezzo fa – spiega Fucci – abbiamo organizzato una raccolta firme per la pace fiscale a Benevento, Caserta e Frosinone, coinvolgendo migliaia di liberi professionisti e titolari di partita IVA vessati dallo Stato. Ma dov’era il vicepremier Salvini in quel momento?”.

Nei gazebo dell’associazione si sono presentati cittadini oppressi dalle cartelle esattoriali, spesso già prescritte, e oggi l’Agenzia delle Entrate, sotto il governo Meloni, arriva a pignorare conti correnti e crediti da terzi.

L’appello di Fucci a Salvini

“Se Salvini tiene davvero a cuore il problema – conclude Fucci – si impegni a far approvare concretamente la pace fiscale, senza più rinvii. Al resto ci pensiamo noi: cittadini, professionisti e imprenditori, che vogliono solo lavorare e creare occupazione, senza secondi fini politici”.

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