Di nuovo guai per Stefano Nobile, figlia di Wanna Marchi

Le ragazze venivano definite «cavalli», la droga invece veniva chiamata «bamba». Sono solo alcune delle parole che emergono dalle intercettazioni di Stefania Nobile e Davide Lacerenza(ex compagno della Nobile, suo “socio”), finiti oggi ai domiciliari nell’inchiesta sul locale “Gintoneria” di Milano. È quanto risulta dall’ordinanza firmata dalla gip Alessandra Di Fazio, su richiesta della pm Francesca Crupi, nelle indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf. Nelle intercettazioni, in cui risaltano il linguaggio scurrile, insulti e riferimenti trash, si parla anche di una minorenne: la prostituzione minorile, tuttavia non è contestata nell’ordinanza.

Sempre dall’ordinanza risulta che gli investigatori della Gdf per un periodo dello scorso anno hanno piazzato microspie nella Gintoneria, raccogliendo elementi su quel presunto giro di droga e prostitute, su cui, tra l’altro, come spiega la gip Di Fazio, alcuni riferimenti comparivano già pure nei video postati sui social da Lacerenza.

Il privè situato proprio di fronte alla Gintoneria, nel quale si appartavano i clienti “speciali” con le prostitute, era tutto arredato di un vivace colore rosa. Tra l’altro, quando oggi gli investigatori hanno eseguito le perquisizioni e i sequestri, mettendo anche i sigilli alla Gintoneria, hanno trovato nei locali, da quanto si è saputo, pure un piatto con della cocaina. Tantissime le intercettazioni in cui si fa riferimento allo sniffare la droga che viene chiamata in gergo «bamba».

Dal provvedimento del gip emerge che anche Wanna Marchi sapeva di quel che accadeva nella Gintoneria dell’ex compagno della figlia.

Stefania Nobile in un’intercettazione ambientale prevede l’arresto: «Arrivano, non dormo».

La Nobile manifesta le sue preoccupazioni rispetto all’ex compagno che addirittura pubblicizza sui social le attività illecite, temendo che saranno arrestati. «Ma ti rendi conto, ma possiamo continuare così Davide? Tanto da un momento all’altro arrivano, io me lo aspetto, cioè io non dormo, dormo mezz’ora mi sveglio, perché arrivano lo so» dice Stefania Nobile. «lo son già stata in galera, lui (Lacerenza, sopra, in foto)) scherza ride, ma lui non c’è stato, lui dopo due ore in galera si ammazza eh!» aggiunge.

Nelle esigenze cautelari dell’ordinanza firmata dalla gip Alessandra Di Fazio si legge che i domicilliari per Stefania Nobile sono giustificati «alla luce dei precedenti penali vantati e della personalità dimostrata». Nelle conversazioni intercettate «emerge il ruolo di dominus della Nobile nell’ambito della Ginto Eventi srl, che, forte degli ultimi guadagni ottenuti» per le attività illecite prende anche a noleggio una Lamborghini a suo uso esclusivo.  Le foto di Nobile e la mamma Wanna Marchi in giro per Milano sulla Lamborghini Urus, pubblicate dal settimanale Diva e Donna, fecero il giro dei social: come facevano mamma e figlia, dopo i problemi giudiziari, ad avere un’auto da quasi 250mila euro? Quali erano i loro affari? All’epoca si parlò di non meglio precisati “locali gestiti in Albania”, o magari di un “tesoretto” dei tempi delle televendite: tutte illazioni, rivelatesi poi false, alla luce dell’inchiesta che oggi ha portato all’arresto di Nobile.

Il crimine non paga, o meglio, rende, ma fino a un certo punto. Prima o poi bisogna rispondere alla giustizia e le malefatte vengono a galla perché non esiste il crimine perfetto. Quando poi viene ostentata una vita di lusso senza darne conto alla Stato, allora la noncuranza della propria condotta diventa la prova maxima.

Vedremo prossimamente quale pieghe prenderà questa ennesima vicenda che vede come protagonista la Sig.ra Nobile e se verrà coinvolta anche la madre Wanna Marchi.

 

 

(Fonti: IL Messaggero, Il Mattino)

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.