Transumanesimo, il rischio di deificazione delle macchine

L’Avv. Giovanni Spinapolice: “Il Transumanesimo inverso”.

La velocità tecnologica dell’Intelligenza Artificiale è inarrestabile, e la società rischia di diventare disumanizzata.

La tecnologia deve essere al servizio dell’uomo, e non il contrario. La tecnologia non deve sostituire l’uomo nella fase creativa.

Questo Manifesto dà le linee guida per non perdersi in questa evoluzione così veloce che il mondo sta affrontando, per rimanere collegati con noi stessi, con la nostra interiorità.

L’Avv. Spinapolice(sopra, in foto) ha cominciato citando Max More, il filosofo americano che considerava la natura non come madre ma come matrigna, da sconfiggere grazie alla tecnologia, capace di meraviglie tali da debellare la morte.

Il rischio, da quel fatidico 1999, è che la tecnologia possa essere come un boomerang che si ritorca contro il suo creatore L’intelligenza artificiale si sta evolvendo più dell’umanità, che sta involvendo.

Quando arriverà il momento in cui la macchina svilupperà l’autocoscienza.

L’Ansa: le macchine intelligenze a Shangai si sono autoreplicate, la linea rossa è stata superata con l’atto supremo della creazione: sconcertante.

Le macchine potrebbero non essere più controllabili dalla mano umana, non basterebbe più “staccare la spina”.

“Algoretica”

Isaac Asimov postulò nel 1942  le leggi della Robotica per salvaguardare l’umanità. Ma era solo letteratura. Il Parlamento Europeo con  l’ A.I. act del 2024    ha voluto bilanciare progresso e protezione.

Ma è sufficiente? No. Serve il Transumanesimo inverso, mettendo l’essere umano al centro. L’umanità non va sostituita ma esaltata nella sua essenza più profonda.

Il progresso non deve snaturare l’umanità, soffocandone l’identità, amplificandone invece la ricchezza e la creatività.

Non il fine, ma il mezzo.

Serve un codice etico globale su scala mondiale, istituendo commissioni che vigilino sui limiti dell’Intelligenza Artificiale. L’algoritmo(il metodo di calcolo “si/no” informatico che usano le machine digitali) non deve essere il comandamento con il quale vengono prese decisioni fondamentali per il genere umano. Serve un’etica.

Bisogna unirsi per tracciare il sentiero di un nuovo Umanesimo che non si pieghi alla tecnologia, ma che la domini.

“Il futuro è un libro di pagine bianche…non perdiamo il controllo”.

L’Avv. Spinapolice ha parlato con passione sincera, genuina, mettendoci in guardia dai rischi che stiamo correndo.

A sostegno del Manifesto, un nostro collega, Nicola Gallo, cita sempre uno scrittore americano, William Burroughs: “La fantascienza ha la cattiva abitudine di diventare realtà”.

“Io stesso nel mio lavoro vedo la disumanizzazione delle persone, ridotte a semplici numeri, freddi codici a barre la cui vita è ridotta a soli dati. Molti stanno speculando grazie alle monete digitali, all’internet banking, ma non si accorgono dell’impoverimento sociale che ci rende sempre più vulnerabili a sistemi che non tengono conto del fattore umano. Ma l’umanità, anche se inebriata da tutte queste scintillanti e mirabolanti novità, prima o poi comprenderà il senso del termine “freddo calcolatore”, aprendo gli occhi e si spera ponendo un limite alla prevaricazione del silicio”(Alessandro Fucci).

 

Da AslimItaly

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