Il 4 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancroWorld Cancer Day, promossa dalla UICC – Union for International Cancer Control – e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Giunta alla 23esima edizione, la Giornata è un importante richiamo a riflettere su cosa Istituzioni e individui possono fare insieme per combattere il cancro.

Close the Care Gap – Everyone deserves access to cancer care” (Colmare il divario sulla cura – Tutti meritano l’accesso alla cura del cancro) è il tema della campagna 2022-2024. Lo slogan richiama l’attenzione sull’importanza della comprensione e del riconoscimento delle disuguaglianze nella cura del cancro in tutto il mondo.

Fino al 40% dei nuovi casi  di tumore è potenzialmente prevenibile. “Stiamo predisponendo iniziative per potenziare la promozione degli screening oncologici e al contempo incentivare corretti stili di vita per ridurre i fattori di rischio. La prevenzione è fondamentale e per questo vogliamo diffondere un forte messaggio di promozione della salute a tutta la popolazione e in particolare ai giovani, a partire dalle scuole elementari” – ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci(sotto, in foto).

I numeri da osservare

Nel mondo

Il cancro purtroppo è una patologia in costante crescita in tutto il mondo.

L’ Organizzazione Mondiale della sanità (OMS/WHO) conferma che il cancro è una delle principali cause di morte nel mondo.

In Italia

Il rapporto “I numeri del cancro in Italia” evidenzia che i tumori più frequenti, in ordine decrescente di incidenza stimata nella popolazione complessiva, sono:

  • tumore della mammella (55.700 nuovi casi, con un incremento dello 0,5% rispetto al 2020)
  • tumore del colon-retto (48.100 nuovi casi, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne)
  • tumore del polmone (43.900 nuovi casi, +1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne)
  • tumore della prostata (40.500 nuovi casi, +1,5%)
  • tumore della vescica (29.200 nuovi casi, +1,7% negli uomini e +1,0% nelle donne).

Tumori e prevenzione: i fattori di rischio prevenibili, le morti evitabili

Il contrasto alle patologie neoplastiche necessita di un approccio multi-disciplinare e richiede interventi coordinati e sinergici a più livelli, dalla prevenzione al miglioramento del percorso complessivo della presa in carico del paziente oncologico.

In questa ottica, il Piano europeo contro il cancro e il Piano nazionale della prevenzione  (PNP) e il nuovo Piano oncologico nazionale appena approvato, evidenziano l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce accanto al trattamento e al miglioramento della qualità di vita del paziente.

Il Rapporto Aiom-Airtum rivela che circa il 40% dei nuovi casi di tumore sono potenzialmente prevenibili in quanto causate da fattori di rischio evitabili, stime in linea con i dati OMS che indicano tra il 30-50% la possibilità di prevenzione di tutti i casi di cancro.

I principali fattori di rischio modificabili sono il tabagismo, la scorretta alimentazione, l’abuso di alcol, la poca attività fisica e la sedentarietà giornaliera.

Cosa fare per ridurre i fattori di rischio: le regole da seguire

Ecco alcune regole che possono ridurre il rischio di sviluppare alcune forme di tumore.

  • Non fumare. Il tabagismo è la prima causa di tumore polmonare
  • Adottare un’alimentazione sana ed equilibrata
  • Ricordare che l’allattamento al seno riduce il rischio di tumore per la mamma
  • Far vaccinare i tuoi figli contro l’HPV e l’epatite B
  • Evitare un’eccessiva esposizione al sole e usa protezioni solari per la pelle
  • Seguire scrupolosamente le istruzioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro contro agenti cancerogeni
  • Praticare attività fisica regolarmente
  • Limitare l’assunzione di alcolici
  • Seguire programmi di screening oncologici

Il Piano oncologico nazionale e gli screening del SSN

Approvato in Conferenza Stato – Regioni, il documento di pianificazione e indirizzo per la prevenzione e il contrasto del cancro 2023-2027 è finalizzato a migliorare il percorso complessivo di lcontrollo delle patologie neoplastiche in termini di efficacia, efficienza, appropriatezza, empowerment e gradimento dei pazienti, e a contenere i costi sanitari e sociali da esse determinati. Sviluppato secondo un approccio globale e intersettoriale, con una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico, compreso il miglioramento delle cure e la prevenzione delle recidive, il Piano pone l’attenzione sulla centralità del malato e sulla riduzione o eliminazione delle disuguaglianze nell’accesso agli interventi di prevenzione e cura. Il documento è stato elaborato da un Tavolo di lavoro inter-istituzionale coordinato dall’Ufficio 8 della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute che ha visto il coinvolgimento dei principali stakeholder del campo oncologico e delle cure primarie, nonché di un’ampia rappresentanza di Associazioni di pazienti e cittadini.

  • Gli screening oncologici

I programmi di screening oncologico organizzato riducono la mortalità per tumore poiché attraverso una diagnosi precoce permettono di intervenire tempestivamente. In Italia su tutto il territorio nazionale sono offerti con chiamata attiva da parte dell’azienda sanitaria alle fasce di popolazione più a rischio:

  • lo screening cervicale (PAP test o HPV Test) per la prevenzione del tumore al collo dell’utero;
  • lo screening mammografico per la diagnosi precoce del tumore del seno;
  • lo screening colon-rettale per la prevenzione del tumore del colon-retto.

I programmi di screening oncologico sono un Livello Essenziale di Assistenza. Aderire agli screening significa entrare in un percorso diagnostico-terapeutico integrato, totalmente gratuito, che accompagna la persona dall’effettuazione del test di screening fino agli eventuali approfondimenti e, se necessario, ai successivi trattamenti di cura e follow-up.

 

L’esempio della top model Bianca Balti

 

Bianca Balti ha condiviso tramite un post Instagram una riflessione intensa e toccante in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, 4 febbraio, raccontando il suo percorso di lotta contro la malattia. La top model, che ha affrontato una diagnosi di tumore ovarico nel settembre 2024, ha parlato apertamente del suo cammino, partendo dal dolore iniziale per arrivare alla gratitudine profonda che la sua esperienza le ha portato.

Nel 2021, Bianca aveva scoperto di essere portatrice del gene BRCA1, che le esponeva a un rischio maggiore di sviluppare tumore al seno e alle ovaie. Per questo motivo, nel dicembre 2022, aveva deciso di sottoporsi a una mastectomia preventiva, convinta che la prevenzione fosse essenziale per proteggere la sua salute. Ha comunque dichiarato che la Giornata mondiale contro il cancro fosse per lei un evento qualunque, fino a quando nel settembre 2024 le è stato diagnosticato un tumore ovarico al terzo stadio. Un colpo duro che ha fatto sentire Bianca come una “condannata a morte“. Tuttavia, nonostante il dolore iniziale, la modella ha trovato la forza di reagire: ad ottobre ha iniziato il percorso di chemioterapia, che ha raccontato sui social mese dopo mese.

Nelle riflessioni condivise su Instagram, Bianca Balti ha sottolineato come il cancro l’abbia aiutata a dare nuovo valore alla sua vita. Il periodo di cura trascorso dal 14 ottobre 2024 al 27 gennaio 2025, è stato per lei un’opportunità per rivedere completamente la sua visione della vita. Con sorpresa, Bianca ha scoperto di sentirsi viva come mai prima: “Non davo più per scontata la mia vita, e la mia gratitudine ha raggiunto il massimo storico. Tutto ha iniziato ad avere il sapore di una vera benedizione“. Ha condiviso che la sua esperienza, pur essendo difficile e non ancora terminata, le ha fatto apprezzare ancora di più ogni singolo momento. Ha concluso il suo racconto con una riflessione sul famoso adagio “Ciò che non uccide ti fortifica”, affermando che, nel suo caso, ciò che non l’ha uccisa le ha fatto amare molto di più la vita.

Coraggio, Bianca. La ricerca ha fatto passi da gigante. Il sottoscritto invita tutti a donare per la ricerca contro il cancro. So cosa vuol dire, io stesso ho perso mia madre a causa di questa maledettissima malattia che miete vittime  come una strage silenziosa e continua. Ma non dobbiamo rassegnarci, anzi, dobbiamo confidare in chi mette a disposizione la scienza per rendere il mondo un posto più sicuro da questo male che ci affligge(in)direttamente.

 

 

(Fonti: Salute.gov.it, Rumors.it)

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.