Demi Moore, 62 anni, ha vinto il Golden Globe come migliore attrice per il film horror “the substance”.
Non vi farò “spoiler” rivelando trama e finale. Il film l’ho visto, e per fortuna a stomaco vuoto. Come horror è ineccepibile, con Demi Moore in cerca della rivalsa, questa volta a scapito di se stessa, pur di ritrovare il successo. The Substance è un horror particolare, delirante, con scene degne di Cronenberg, solito a “giocare” con la carne umana, stravolgendone l’anatomia in virtù di una nuova filosofia(malsana). Ma la regista Coralie Fargeat, nonché autrice della storia, è andata oltre, sbattendo in faccia l’ipocrisia contemporanea che insegue il ” bello ” ad ogni costo, anche a scapito della propria libertà. L’ex moglie di Bruce Willis, da tempo assente nelle sale dei cinema, questa volta conquista non per la sua bellezza(a 62 anni si mantiene benissimo) ma per la sua bravura, mettendosi in gioco, osando esporsi in una spirale di follia estetica che è anche un atto di denuncia.
Andate a vederlo, magari a stomaco pieno, sfidando il limite della vostra sopportazione a scene che dire “disgustose” è un eufemismo.
Ma ad un horror si perdona questo e altro. Vuol dire che funziona, e se volete provare uno shock emozionale questo film fa per voi.
Demi, ricevendo l’ambito premio, ha commentato, entusiasta:
“Sono sotto shock in questo momento. Faccio questo lavoro da molto tempo, più di 45 anni e questa è la prima volta che vinco qualcosa come attore. Trent’anni fa, un produttore mi disse che ero un’attrice da popcorn e mi fecero capire che potevo fare film di successo, che rendevano un sacco di soldi, ma non potevo avere un riconoscimento. L’ho accettato e ci ho creduto” ha detto durante la premiazione aggiungendo infine: “Una donna mi ha detto: sappi che non ti sentirai mai abbastanza, ma puoi conoscere il tuo valore se metti giù il metro. E così oggi lo celebro come un segno della mia completezza e dell’amore che guida la mia vita”.
Scritto di proprio pugno, dopo aver visto un film che mi ha sorpreso. Se mi balenasse l’idea di rivederlo, passerei prima in farmacia a comprare antiemetici per evitare conati di vomito.