Un egiziano, che aveva seminato il panico accoltellando a caso alcuni passanti, è stato ucciso da un carabiniere intervenuto sul luogo insieme ai colleghi per fermarlo. E’ accaduto nella notte del 31 dicembre a Villa Verucchio in provincia di Rimini.
L’uomo, in due diversi episodi, aveva accoltellato in strada 5 persone, che sono state trasportate in ospedale e hanno riportato ferite da taglio. I militari sono intervenuti sul luogo per bloccare l’aggressore e un carabiniere è stato costretto a sparare per difendersi. Il carabiniere che ha sparato è indagato per eccesso di difesa.
IL FATTO
Erano le ore 22:30 quando l’egiziano ha accoltellato un ragazzo 18enne nei pressi di ‘Casa Zanni’, ristorante molto noto nel riminese. L’uomo avrebbe aggredito il cittadino italiano alle spalle mentre comprava sigarette ad un distributore automatico, colpendolo con diverse coltellate alla schiena e ai fianchi. Il 18enne è stato trasportato presso l’ospedale di Rimini e si trova in gravi condizioni. Circa un’ora più tardi, poco prima della mezzanotte, lo stesso egiziano sarebbe tornato sul luogo dell’agguato e avrebbe accoltellato altre 4 persone: una coppia di anziani e una giovane ragazza, tutti ricoverati presso l’ospedale di Cesena. Nessuno di loro si trova in gravi condizioni.
Nel momento in cui le forze dell’ordine sono intervenute in via Marecchiese per fermare la furia dell’aggressore, l’egiziano avrebbe iniziato a reagire ai tentativi dei carabinieri di fermarlo. L’uomo avrebbe tentato di accoltellare uno dei militari intervenuti, che avrebbe reagito sparando e uccidendolo.
Nei secondi precedenti, uno degli agenti avrebbe sparato prima un colpo in aria per intimidire il nordafricano, senza però riuscirci. Sull’accaduto stanno indagando gli inquirenti: nella notte è giunto sul luogo anche il magistrato di turno della Procura di Rimini, nel tentativo di fare chiarezza sulla dinamica della sparatoria e sul movente che ha spinto l’aggressione ad agire nella notte di Capodanno. Le cinque persone ferite sono ricoverate negli ospedali di Rimini e di Cesena.
Il carabiniere che ha ucciso l’egiziano 23enne è ora indagato per eccesso di difesa. Le indagini sono ancora all’inizio e sono affidate al nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Rimini, coordinato dalla sostituto procuratore Sara Posa. Lei stessa la scorsa notte è intervenuta sul luogo dove si sono verificati gli accoltellamenti. Al momento, pare certo che il graduato dei carabinieri abbia sparato diversi colpi di pistola in aria prima di colpire al corpo il cittadino egiziano, che non si sarebbe lasciato intimidire dagli avvertimenti e si sarebbe fatto avanti con fare minaccioso verso il militare,con coltello pronto in mano, intenzionato a colpirlo come con le altre vittime.
LA TESTIMONIANZA DI UNA VITTIMA
“Ci seguiva con il coltello in mano, ha colpito un mio amico alla pancia e un’ altro al fianco. Noi scappavamo e lui dietro che ci inseguiva. Siamo corsi verso la piazza ma poi abbiamo attraversato la strada per tornare indietro, non volevamo che ci seguisse tra la folla, sarebbe stato un disastro”. Queste le parole di uno dei ragazzi aggrediti nella notte di Capodanno.
In totale sono cinque le persone ricoverate presso gli ospedali di Rimini e Cesena per le ferite riportate a seguito delle aggressioni del nordafricano, immigrato irregolare e con evidenti problemi psichici. Sembra avesse addosso copia del Corano.
Coincidenza?
(Fonte: ADNKronos)