Le autorità iraniane hanno arrestato la cantante Parastoo Ahmadi, che ha “sfidato” la Repubblica islamica con un concerto virtuale in cui appare senza velo e canta in pubblico, atti proibiti dalle norme stabilite nel Paese dalla rivoluzione con Komeini del 1979.
“Da quasi mezzogiorno di oggi, non avevamo informazioni sulla mia cliente, la signora Parastoo Ahmadi, e purtroppo abbiamo saputo che è stata arrestata nella provincia di Mazandaran” ( Nord Iran), ha riferito l’avvocato della cantante, Milad Panahipour, in una dichiarazione al portale di notizie Emtedad.
L’avvocato ha dichiarato che le accuse contro la cantante e il suo luogo di detenzione sono sconosciuti, così come chi ha eseguito l’arresto.
“Seguiremo la questione attraverso le autorità legali”, ha affermato il difensore della cantante.
L’artista ha pubblicato l’11 dicembre un video di 27 minuti su Youtube di un “ipotetico concerto”, in cui appare con un lungo abito nero, con le spalle scoperte e senza velo, cantando diverse canzoni, accompagnata da quattro musicisti.
In questo modo, Ahmadi ha sfidato il rigoroso codice di abbigliamento e il divieto di cantare per le donne in pubblico, condannando se stessa per la Libertà di epressione.
L’avvocato di Ahmadi ha detto di avere saputo che, oltre alla cantante, due degli strumentisti Ehsan Biraqdar e Sohail Faqih Nasiri sono stati arrestati nel loro istituto musicale a Teheran.
Non esiste alcuna libertà di espressione in Iran, repubblica dell’intolleranza e del bigottismo.