La Corte Costituzionale della Georgia ha respinto il ricorso contro il risultato delle elezioni del 26 ottobre scorso, con la vittoria del partito di governo Sogno Georgiano, che era stato presentato dalla presidente della Repubblica Salomé Zourabichvili e 30 politici dell’opposizione. Lo riferiscono le agenzie russe. Le opposizioni sostengono che Sogno Georgiano ha “rubato” le elezioni con un sistema di brogli ispirato da Mosca.
La Georgia è infatti lacerata da quando il partito al governo Sogno Georgiano, filorusso, ha dichiarato la vittoria nelle legislative del 26 ottobre, elezioni che i partiti di opposizione pro-Ue hanno denunciato come viziate da irregolarità. Questi ultimi boicottano il nuovo Parlamento e proprio a tal proposito la presidente aveva chiesto aveva chiesto l’annullamento dei risultati da parte della Corte Costituzionale. “Nessuno al di fuori della Georgia, tra i nostri partner democratici, ha riconosciuto le elezioni”, ha sottolineato Zourabichvili, che si presenta come “l’unica istituzione legittima nel Paese”.
Per l’Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, ex primo ministro dell’Estonia, l’uso della violenza in Georgia è inaccettabile: “L’Unione Europea è ovviamente al fianco del popolo georgiano nella scelta del suo futuro: è chiaro che l’uso della violenza contro i manifestanti pacifici non è accettabile” precisando che “questo ha chiaramente delle conseguenze sulle nostre relazioni con la Georgia”. Kallas ha parlato di diverse opzioni allo studio, dalle “sanzioni” a un intervento sul “regime dei visti”.