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M5s, Beppe Grillo va alla guerra sul simbolo: «Il movimento è stramorto, fatevi il vostro partito»

Beppe Grillo su un carro funebre suona il De Profundis ( ma con l’inno alla Gioia) per il Movimento 5 Stelle. Nel tanto atteso e annunciato video messaggio, il garante del movimento è durissimo contro Giuseppe Conte e da custode dei valori dei pentastellati non risparmia nessuno. “Vi parlo da attuale Garante e custode degli attuali valori del M5s. Valori che sono scomparsi in questi tre anni – esordisce –. Siete diventati un partito di gente che non riconosco più, quando venivo giù in quell’ufficio che mi era stato concesso non veniva nessuno”. È così che a pochi giorni dalla riapertura delle urne per la costituente del Movimento – chiesta e ottenuta propria da Grillo grazie a uno degli articoli della carta pentastellata originale e che dava questo potere al garante – il fondatore sotterra definitivamente il movimento. 

“Vedere questo simbolo rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio. Fatevi un altro simbolo e fatevi le vostre cose. Il movimento è stramorto ma è compostabile – spiega nel video –. L’humus che c’è dentro non è morto”. Principale bersaglio di Grillo è quel Conte che ha indicato quale leader politico della sua creatura: “Tutti i miei progetti che mandavo al Mago di Oz non sono mai stati accolti. Non si è fatto più trovare da me. I valori sono stati traditi”. Ma non solo: “Il modo di comportarsi di Oz è stata la carta vincente per disintegrare il Movimento nella sua identità. Conte soffre di una sindrome compulsiva di ripetizione a specchio”.

Sulla votazione che ne aveva decretato l’estromissione dal suo ruolo di “garante”(con un compenso di 300mila euro!), è chiarissimo: “Hanno votato meno della metà degli iscritti, ma vi pongo un dubbio – dice a favore di camera –. Avete già deciso e io ho già perso, lo so. Ma sono ottimista, questo Movimento aveva un’identità straordinaria. Questo simbolo ha rappresentato sudore, cuore, coraggio. Nei comuni andava fatto il primo mandato, avevo tante idee “. E sulla prossima votazione: “Noi siamo quelli che aspettavamo di essere. Ci siamo. Ho un’idea che vi svelerò dopo. Ma non finisce qui. Andate a votare, sennò andate per funghi. Io non mi offendo, non vi conosco neanche più. Ma cercate di pensare che questo Movimento avrà un altro decorso e meraviglioso, che ci siate voi o no”.

Pochi giorni fa sono iniziati a sbucare “i figli delle stelle”, ribelli dai ribelli del Movimento.

Vedremo prossimamente come procederà questa vicenda che già promette tanto squallore mediatico e pochezza morale e politica.

Grillo non ha letto di certo Shelley, altrimenti saprebbe che la Creatura si ribella al barone Frankenstein.

(Fonte: Il Tempo.it)

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