L’olio d’oliva è uno dei pilastri dell’economia agricola italiana, con una produzione che si estende in tutto il paese. L’Italia è il secondo produttore di olio d’oliva al mondo, dopo la Spagna, e le sue varietà di olio d’oliva sono famose per la loro alta qualità e la loro varietà di sapori. Già dai tempi di Plinio il Vecchio l’olio di oliva italiano era famoso per l’ottima qualità al minor costo.
L’olio d’oliva nella cucina italiana viene usato per moltissime ricette e dà un sapore unico ai piatti. L’olio d’oliva è perfetto per condire insalate, verdure, pasta e pane, e può anche essere utilizzato per cucinare carni e pesce.
La produzione di olio d’oliva in Italia
La produzione di olio d’oliva in Italia è una tradizione millenaria che risale ai tempi degli antichi Romani. L’Italia produce alcune delle migliori varietà di olio d’oliva al mondo, grazie alla combinazione di clima, terreno e tecniche di coltivazione. Persino Virgilio ne narra la qualità nelle sue opere.
La Giornata Mondiale dell’Olivo è una celebrazione annuale che si tiene il 26 novembre di ogni anno. Questa giornata è stata istituita per promuovere la consapevolezza sull’importanza dell’olivo e dell’olio d’oliva nella cultura, nell’economia e nell’ambiente.
Eccovi alcuni dati curiosi e interessanti sulla Giornata Mondiale dell’Olivo:
Origini antiche: La coltivazione dell’olivo risale a oltre 6.000 anni fa. L’olivo è stato uno degli alberi coltivati più antichi della storia umana e ha avuto un ruolo significativo nella civiltà mediterranea.
Simbolo di pace: L’olivo è stato spesso associato al concetto di pace. .
Varie varietà: Esistono oltre 2.000 varietà di olive coltivate in tutto il mondo, ognuna con caratteristiche uniche di sapore, colore e dimensione. Le varietà più comuni includono le olive Kalamata, Leccino, Frantoio e Manzanilla.
Benefici per la salute: L’olio d’oliva è noto per i suoi numerosi benefici per la salute. È una fonte di grassi monoinsaturi salutari, contiene antiossidanti e ha proprietà anti-infiammatorie. È anche associato a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.
Produzione mondiale: I principali paesi produttori di olio d’oliva sono la Spagna, l’Italia e la Grecia. Tuttavia, l’olio d’oliva è prodotto in diverse regioni del mondo, compresi gli Stati Uniti, l’Australia e il Sud America.
Patrimonio culturale immateriale: Nel 2010, l’UNESCO ha riconosciuto la dieta mediterranea come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. L’olio d’oliva è uno degli elementi chiave di questa dieta, che si basa sull’uso di prodotti freschi, locali e stagionali.
Usi non alimentari: Oltre all’uso culinario, l’olio d’oliva viene utilizzato anche in molti prodotti per la cura della pelle e dei capelli. Grazie alle sue proprietà idratanti e nutrienti, è un ingrediente comune in cosmetici e prodotti per la cura personale.
Ecologia e sostenibilità: Gli oliveti svolgono un ruolo importante nella conservazione dell’ambiente e nella lotta contro il cambiamento climatico. Gli alberi di olivo possono aiutare a prevenire l’erosione del suolo, conservare l’acqua e fornire habitat per diverse specie di piante e animali.
La Giornata Mondiale dell’Olivo è un’occasione per celebrare l’importanza di questo albero millenario e per apprezzare i suoi molteplici benefici per la salute, l’economia e l’ambiente.
Eppure sono numerosi i casi di sofisticazione dell’olio e quindi imitazione, con grave danno economico per il Paese e gravissimo rischio per la salute dei consumatori.
E’ un business che vale miliardi di euro. L’imitazione consiste nell’impiego dell’olio di palma, adulterato con clorofilla, beta carotene e da altri “ingredienti” che rendono questo prodotto simile in tutto e per tutto( sapore, colore, odore e consistenza) all’olio di olivo, ma ad una analisi dettagliata è solo robaccia.
Va ribadito, è un business di miliardi, senza i controlli e le pene che derivano da commerci illegali come il narcotraffico.
Persino gli alberi di olivo, antichi, sono diventati oggetto di furto per la loro unicità, con criminali capaci di sradicare le piante pur di ricavare denaro.
Servono più controlli, e una promozione che risalti la produzione italiana. Purtroppo, il suo prezzo è aumentato vertiginosamente nell’ultimo biennio, con l’immissione nel mercato interno di prodotti che non corrispondono alla stessa qualità di quello nostrano.