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2024: annus horribilis, 90 femmincidi

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Il Viminale fornisce dati drammatici : oltre 90 femminicidi nel 2024, di cui cinque solo nell’ultima settimana.

Non si arresta la strage delle che segna anche una triste tendenza, quella delle vittime over 70, ammazzate dai partner dopo matrimoni o convivenze di lunga data. Tra l’1 gennaio e il 20 ottobre 2024 sono stati registrati 89 femminicidi.

Di queste vittime, 77 sono state uccise in ambito familiare o affettivo e di queste 48 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner. I dati, del ministero dell’Interno, segnalano un calo del numero delle vittime che da 100 scende a 89 (-11%).

Anche i delitti commessi in ambito familiare e affettivo fanno rilevare un decremento con una diminuzione del numero delle vittime che da 82 scende a 77 (-6%). In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2023, anche il numero dei femminicidi commessi dal partner o ex partner, che da 53 passa a 48 (-9%).

    Cambia anche l’età delle vittime dei femminicidi: circa una vittima su cinque nel 2024, è over 70, uccise tutte dai mariti dopo matrimoni lunghi di 40 o 50 anni: come Serenella Mugnai, 72 anni, malata di Alzheimer uccisa dal marito Alessandro Sacchi, ormai ottantenne; come Elisa Scavone, 65 anni, uccisa da suo marito Luciano Sofia, 70 a Borgo Filadelfia, a Torino, l’11 gennaio; come Rosetta Romano, a 73 anni, che è stata accanto fino alla fine a un marito autoritario che a 81 anni, il 30 giugno, l’ha strangolata e soffocata; come Rosa D’Ascenzo, 71 anni, morta all’inizio di gennaio per un violento colpo di padella di ferro alla tempia e massacrata anche con calci e pugni da suo marito Giulio Camilli, 73 anni, nel casolare di Sant’Oreste, in provincia di Roma. Storia simile a quella di e Lucia Felici, 75 anni uccisa da suo marito Carmine Alfano, 82 anni, a Castelnuovo di Porto il 9 agosto; o a quella di Annarita Morelli, uccisa a 72 anni dal marito Domenico Ossoli, 73enne il 6 agosto con un colpo di pistola.


    Nell’ultima settimana ci sono stati altri cinque femminicidi: Marina Cavalieri, 62 anni, infermiera in pensione, è stata ritrovata da un nipote nella sua abitazione riversa a terra e senza vita mentre del marito si erano perse le tracce. L’uomo, 65enne di Sant’Andrea Bagni, comune di Medesano (Parma), è stato rintracciato a Orbetello (Grosseto) e fermato per aver ucciso la moglie con la sua carabina.

Flavia Mello Agonigi, la donna di 54 anni scomparsa da giorni a Pontedera (Pisa), è stata trovata morta nel pomeriggio di ieri in un’abitazione non distante da Casciana Terme (Pisa), in Valdera. La polizia ha arrestato Emanuele Nannetti, 34 anni, responsabile del femminicidio, che l’ha accoltellata e ha gettato il suo corpo nella cisterna di una cantina.

È morta in ospedale a Desio (Monza) Giovanna Chinnici, 63 anni, colpita a morte dal cognato, Giuseppe Caputo, 62 anni, che l’ha ferita con diverse coltellate al torace, dopo una discussione a Nova Milanese (Monza). Era il 18 ottobre quando Celeste Palmieri, 56 anni, è stata uccisa a colpi di pistola appena uscita dal supermercato dal marito Mario Furio, 59 anni, agente della penitenziaria in pensione, da cui si stava separando. Aveva cinque figli. Lui indossava il braccialetto elettronico ma quello della donna non ha funzionato.

Aveva il braccialetto elettronico anche Lucian Tuduran, 41 anni, che sempre il 18 ha ucciso a Civitavecchia l’ex compagna Carmela Ion, senzatetto di 56 anni che non aveva più il cellulare e non ha ricevuto quindi la segnalazione della presenza del suo assassino. La donna è stata prima aggredita e poi soffocata.

Tutte queste vittime sono colpevoli di essere l’oggetto morboso di uomini che considerano la donna come un oggetto, ma non solo; colpevoli sono le istituzioni che ancora non si muovono in difesa delle donne in maniera concreta, per non parlare dei magistrati che sottovalutano la pericolosità dei carnefici. E’grazie alla Malagiustizia che l’Italia, non mi stancherò mai di ripeterlo, è piena di lupi mannari in libertà.

Donna, Vita, Libertà.

(Fonte: ANSA)

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