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Il Giappone senza il Monte Fuji innevato

Il Monte Fuji innevati è uno dei simboli del Giappone e attrae ogni anno centinaia di migliaia di turisti che vogliono godere dal vivo questo panorama iconico. Ma quest’anno il celebre manto bianco della montagna si sta facendo attendere molto più del previsto.

Le nevicate che imbiancano la cima del vulcano iniziano solitamente verso il 2 ottobre. Lo scorso anno, ad esempio, la cima si è innevata il 5 ottobre, sebbene – come riportato dall’emittente nipponica NHK – a inizio novembre abbia iniziato a sciogliersi per il clima caldo.

Quest’anno, a causa del clima più tiepido, non sono ancora state osservate nevicate, il Kofu Local Meteorological Office. La data di quest’anno (il 29 ottobre) batte il record del 26 ottobre, che è stato registrato sia nel 1955 che nel 2016

Il Kofu Meteorological Office ha spiegato: “Le temperature più alte di quest’estate sono continuate fino a settembre, impedendo l’ingresso dell’aria fredda”. Secondo il meteorologo, il cambiamento climatico potrebbe avere un certo grado di impatto nel ritardo della formazione del manto nevoso su uno dei monumenti naturali più importanti del Giappone. 

La stagione estiva giapponese di quest’anno è stata la più calda di sempre, con ondate di calore estreme e anche in autunno paese del sol levante è rimasto insolitamente caldo, con almeno 74 città che hanno registrato temperature di 30° C o superiori nella prima settimana di ottobre, secondo i dati di Climate Central.

E’ un segno che fa riflettere. I cambiamenti climatici sono in atto, e laddove la loro attività è solo visiva, come nel caso del monte Fuji, in altri luoghi, come a Valencia( Spagna) il loro effetto si fa devastante in poche ore con precipitazioni di mesi concentrate in un unico evento.

(Fonte: Quotidiano.net)

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