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Roma, gelosia violenta omicida

Una donna è stata picchiata e stordita con spray dal compagno che voleva farla abortire: arrestato 50enne.

 L’inferno per la donna è finalmente terminato quando la polizia del distretto del Casilino ha arrestato l’uomo che minacciava di ucciderla, perché accecato dalla gelosia. Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal GIP del tribunale di Roma, Barbara Bennato, vengono riportate le violenze fisiche quotidiane, che la donna, residente nella zona del Villaggio Falcone al Prenestino, ha trovato la forza e il coraggio di denunciare a in centro antiviolenza di Torre Spaccata.

Botte continue e minacce peicolose.

 L’uomo l’avrebbe anche pedinata per strada e quando la convivente era da sola l’aggrediva offendendola con frasi ingiuriose, minacciando di farla uccidere: “Con me non avrai mai pace. Al parto non ci arrivi – le diceva il 50enne in un’altra occasione – troverò una persona che ti sparerà alle gambe”. In altri episodi invece, l’avrebbe anche minacciata di toglierle il bambino una volta nato e avrebbe continuato con le aggressioni anche dopo che la donna si è trasferita dalla madre lasciandolo. L’ultimo episodio sotto casa nel mese di ottobre quando l’ha presa a calci e pugni. Le accuse contestate dalla procura della Repubblica di Roma, a cui dovrà rispondere il 50enne, detenuto nel carcere romano di Regina Coeli, sono lesioni, minacce, atti persecutori e stalking.

“Tanto sto ragazzino non lo metterai mai alla luce perché te lo faccio perdere”.

Le avrebbe urlato frasi come questa mentre la minacciava di morte, la prendeva a schiaffi in faccia e a pugni sulla pancia, le spruzzava addosso un’intera bomboletta di deodorante spray per farla soffocare. Sarebbe solo una delle violenze, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse, raccontate e certificate dai referti medici, che una donna di 30 anni al sesto mese di gravidanza, sarebbe stata costretta a subire dal compagno.

Anche in questo ennesimo caso, la vittima è la donna. Cosa ancor più grave è il fatto che lei fosse incinta e il suo aguzzino continuasse a farle del male. Orrore.

Donna Vita Libertà.

(Fonte: LaPresse)

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