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Migranti come nel ping-pong

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migranti trasferiti nei centri per il rimpatrio in Albania devono tornare in Italia. Lo hanno stabilito i giudici della sezione immigrazione del Tribunale di Roma. Il motivo? Riportarli nei paesi d’origine non è per loro sicuro.

Non sono stati convalidati i trattenimenti, emessi dalla questura di Roma il 17 ottobre, che riguardano i migranti che si trovano all’interno del centro di permanenza per il rimpatrio in Albania. I giudici del sezione immigrazione del tribunale di Roma con il provvedimento hanno anche disposto, a quanto si apprende, che devono essere riaccompagnati in Italia.

Non vediamo l’ora di arrivare in Italia», dicono i bengalesi ed egiziani trasportati dalla nave Libra in terra albanese e rinchiusi nel centro di Gjader .

Stamattina i 12 migranti usciranno intorno alle 10 dal centro di Gjader per andare al porto di Shengjin dove li aspetta la nave della Guardia Costiera che li porterà a Bari.

“La reazione della politica non è stata contro la magistratura ma contro il merito di questa sentenza che non condividiamo e riteniamo addirittura abnorme. Non può essere la magistratura a definire uno Stato più o meno sicuro, è una decisione di altissima politica. Prenderemo dei provvedimenti legislativi”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio( in foto), parlando con i cronisti a margine di un convegno a Palermo sul caso dei trattenimenti dei migranti in Albania.

“Queste decisioni inoltre rischiano di creare incidenti diplomatici, perché definire non sicuro un Paese amico come il Marocco può anche creare dei problemi – ha detto ancora il ministro – se noi ritenessimo che non sono sicuri i Paesi dove vigono delle regole che noi abbiamo ripudiato come la pena di morte allora anche gli Stati Uniti non sarebbero sicuri. Queste sono questioni di alta politica e non possono, non devono e non saranno essere lasciate alla magistratura” .

Sinistra e adesso anche la magistratura sembrano avere un approccio all’immigrazione clandestina più che lassista, a dir poco incoraggiante.

La Lega in un comunicato: “Proprio nel giorno dell’udienza del processo Open Arms contro Matteo Salvini, l’ordinanza che non convalida il trattenimento degli immigrati in Albania è particolarmente inaccettabile e grave. I giudici pro-immigrati si candidino alle elezioni, ma sappiano che non ci faremo intimidire”.

(Fonti: ANSA, Quotidiano.net)

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