Via libera alla manovra: dal bonus ristrutturazioni alla spending review

Una manovra di 30 miliardi di euro, tra tagli – spending review per lo stato – ai bonus ed incentivi per i “nuovi nati” da 1.000 euro. E’ la principale novità della manovra del 2025 che tra taglio del cuneo, accorpamento delle aliquote Irpef, pensioni e carta Dedicata a te. Arrivano poi fringe benefit per neoassunti che si allontano più di 100 chilometri dalla residenza originale per favorire l’occupazione. Per la sanità un aumento fino a 3 miliardi di euro.

Il testo della manovra dopo il via libera del governo passerà alla Camera, e qui inizierà il lungo iter verso l’approvazione. Sono molti i nodi da sciogliere, come quello del ‘contributo’ da chiedere alle banche e alle altre grandi aziende che hanno avuto extraprofitti. Antonio Tajani e Matteo Salvini hanno annunciato che si è trovato l’accordo per un prelievo da 3-4 miliardi di euro alle banche in due anni.

Il giudizio della Commissione europea sul Documento programmatico di bilancio italiano (il Dpb, la sintesi della manovra con indicazioni standardizzate a livello europee), il Piano strutturale di bilancio a medio termine (Psb) previsto dal nuovo Patto di stabilità e la raccomandazione sul rientro del disavanzo nell’ambito della procedura per deficit eccessivo dovrebbero arrivare a fine novembre. È quanto riporta l’ANSA da Bruxelles. Per l’Italia il rientro chiesto sul deficit dovrebbe essere lo stesso del piano di spesa. Per i Paesi che presenteranno il Psb in ritardo il responso potrebbe arrivare invece in un secondo momento.

Da ALESSANDRO FUCCI

Tributarista di Esperienza. Esperto in Fisco e Tasse. Classe '77 . Conosciuto per la capacità di risollevare gli imprenditori in difficoltà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *