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Ucciso per un paio di cuffie

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Manuel Mastropasqua è stato ucciso mentre stava rientrando a casa dopo il turno di mezzanotte al supermercato in via Farini a Milano dove lavorava. Le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano che alle ore 2.54 era ancora vivo, il tutto sarebbe accaduto nel giro di appena quattro minuti. Prima di essere ucciso stava messaggiando al telefono con la fidanzata, una registrazione che non è mai arrivata a fine.

L’ assassino pochi minuti prima delle 3 era solo in strada, indossava una tuta nera e un cappellino bianco. Si è avvicinato a Mastropasqua e lo ha aggredito, sferrandogli una coltellata fatale per poi rubargli le cuffie. A trovare il corpo di Mastropasqua sono stati i Carabinieri di Rozzano, impegnati nei controlli notturni sul territorio. Il 31enne, soccorso dal personale sanitario con l’ambulanza, è deceduto poco dopo l’arrivo disperato in ospedale.

Stando a quanto ricostruito un giovane, Daniel Rezza, ieri mattina è stato fermato dagli agenti della polizia ferroviaria per un controllo, era diretto in Francia, con l’intenzione di scappare. Riavuti i documenti, non è riuscito a proseguire, ma è tornato indietro ed ha confessato il delitto ai poliziotti, per poi ripetere le stesse dichiarazioni alla pubblico ministero Letizia Mocciaro e ai militari del Nucleo investigativo. Rezza avrebbe ucciso Mastropasqua per rubargli un paio di cuffie per ascoltare la musica dal costo irrisorio di 15 euro. Cuffie ritrovate in seguito dai Carabinieri in un cestino della spazzatura, mentre perlustravano la zona in cui è avvenuto l’omicidio.

Daniele Rezza(sopra, in foto), il presunto assassino, è stato fermato per omicidio e per rapina. La misura restrittiva è scattata ieri sera, sabato 12 ottobre, dopo aver confessato.

Il 19enne ha detto agli inquirenti: “Ho ucciso una persona e ora ho un peso addosso. Ho fatto una cazz…l’ho ucciso per rubargli le cuffie” ha detto Rezza ai Carabinieri della stazione di Alessandria, in Piemonte. Sarebbe stato lui ad accoltellare Mastropasqua, 31 anni, e ad ucciderlo la notte di venerdì scorso 11 ottobre a Rozzano. I due non si conoscevano, Mastropasqua era incensurato e aveva una vita tranquilla con un lavoro tranquillo e una fidanzata. Gli investigatori sono alla ricerca di eventuali complici.

Sta di fatto che morire per un paio di cuffie da meno di 20 euro è assurdo.

Quando vi dico che l’Italia è piena di lupi mannari in libertà, è tristemente vero.

(Fonte: Fanpage)

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