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Cartelle esattoriali: scadenza.

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Problemi delle aziende. Parte dal Sannio la raccolta firme degli imprenditori che chiedono la “Pace Fiscale”.

Chiedono , in seguito a una preoccupazione crescente, uno stato più giusto.

Milioni di cartelle esattoriali, ossia condanne a morte statali.

Le partite iva sono il tessuto sociale ed economica dell’Italia. Cartelle milionarie, da capogiro.

AslimItaly si batte per un liberalismo economico logico, razionale. Un futuro è possibile, se a chi produce e dà lavoro viene consentito di farlo senza avere l’incubo di uno stato che chiede ma non dà, che pretende ma non sostiene. Non è una mera questione politica. Il lavoro non ha colore politico, è lavoro e basta. L’iniziativa imprenditoriale va promossa, non affossata nel folle intento di reperire introiti che paralizzano le attività.

I governi che si sono succeduti hanno fatto poco o niente, e in molti casi hanno ordito contro il made in italy, provocando la scomparsa di miglia di piccole e medie imprese.

Eccovi quanto riporta il quotidiano La Repubblica:

Ultime ore per tenere il passo della rottamazione delle cartelle fiscali e in particolare versare la quinta rata della versione “quater” della definizione agevolata di carichi in mano alla riscossione dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2023.

Si tratta della agevolazione risalente alla Legge di Bilancio 2023 e che consente di versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Niente pagamenti invece per quel che riguarda sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio.

Per quanto riguarda i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi contributivi), chi ha aderito si risparmia le somme dovute a titolo di interessi (comunque denominati, comprese pertanto le cosiddette “maggiorazioni”), e l’aggio.

Scadenza il 23 settembre

Come ricorda l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, per la quinta rata della Rottamazione-quater delle cartelle l’ultimo giorno utile per il pagamento è lunedì 23 settembre. In caso di versamento non effettuato, eseguito oltre il termine ultimo oppure di ammontare inferiore rispetto all’importo previsto, la legge prevede la perdita dei benefici della Definizione agevolata e quanto già pagato sarà considerato a titolo di acconto sul debito residuo.

La scadenza della quinta rata della Rottamazione-quater, originariamente prevista il 31 luglio scorso, è stata posticipata al 15 settembre con decreto, ma saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro il 23 settembre 2024 in considerazione dei giorni di tolleranza e di quelli lavorativi. Agenzia delle entrate-Riscossione ricorda che i contribuenti in regola con le rate precedenti devono utilizzare il modulo di pagamento allegato alla Comunicazione delle somme dovute che riporta la scadenza del 31 luglio 2024.

Come pagare

È possibile pagare in banca, agli uffici postali, nelle tabaccherie e ricevitorie, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati, utilizzando i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo pagoPa, sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it oppure con l’App Equiclick. Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione prenotando un appuntamento.

I servizi online

I contribuenti che hanno necessità di recuperare la Comunicazione delle somme dovute e i moduli di pagamento possono sempre scaricarne una copia direttamente nell’area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it oppure riceverli via e-mail inviando una richiesta dall’area pubblica, senza necessità quindi di pin e password, allegando un documento di riconoscimento. Sul sito di Agenzia delle entrate-Riscossione è disponibile anche ContiTu, il servizio che consente di scegliere di pagare in via agevolata soltanto alcuni degli avvisi/cartelle contenuti nella Comunicazione delle somme dovute.

Ovviamente per alcuni(molti) l’incubo è vicino.

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