Gli spari vicino a Donald Trump sembrano un “apparente tentato assassinio”.
Lo afferma l’Fbi dopo che la Cnn aveva scritto, citando fonti, che la persona fermata dalla polizia per gli spari davanti al club del golf aveva come target l’ex presidente.
Lo sceriffo della contea ha riferito che l’uomo, quando è stato fermato, “non era armato ed era calmo, non mostrava molte emozioni”.
Donald Trump, che sta rientrando alla sua residenza di Mar-a-Lago, ha intanto dichiarato: “Sto bene. Niente mi rallenterà. Non mi arrenderò mai”.
Di nuovo l’ex presidente e spari nella stessa frase, ma questa volta non è stato un attentato all’ex presidente, come due mesi fa. O almeno questa è stata la prima informazione, perché dopo le notizie sono diventate confuse.
Sparatoria tra criminali o spari destinati proprio a Trump, anche se a distanza? La Cnn ha citato fonti che hanno parlato di un fucile tipo Ar-15 ritrovato fuori dal golf club e di un binocolo( come in foto, sopra). Ma al momento non ci sono conferme.
Secondo la prima versione, diffusa dal New York Post, due persone sono rimaste coinvolte in una sparatoria a colpi di pistola fuori dal Trump International Golf Course, a West Palm Beach. I due si stavano inseguendo e si sono sparati a vicenda, ma Trump non c’entra.
Fonti dello staff del magnate hanno dichiarato che l’ex presidente “non è mai stato in pericolo”, ma l’area fuori dal resort “è famosa per l’alta criminalità”.
Altre fonti citate dai media americani hanno invece dichiarato che sono stati gli agenti del Secret Service, in servizio di sicurezza al Golf club, ad aver sparato per fermare un uomo che si aggirava attorno al resort armato di pistola. L’uomo sarebbe stato arrestato.
La notizia ha ovviamente generato sentimenti contrastanti: ha sollevato i sostenitori di Trump ma li ha anche delusi. Sui social qualcuno aveva subito parlato di nuovo attentato per “fermare l’unico che può salvare l’America”.
Il 13 luglio a Butler, Pennsylvania, Trump era rimasto vittima di un attentato durante un comizio elettorale, quando un ragazzo, il 20enne Matthew Crooks(sopra, in foto), aveva sparato otto colpi con un fucile da guerra: il tycoon newyorkese era rimasto ferito di striscio a un orecchio, due persone tra il pubblico erano state colpite, non in modo grave, una terza(un ex pompiere)era morta nel tentativo di salvare le figlie.
La notizia della sparatoria fuori dal golf club di Trump è stata lanciata dal quotidiano conservatore, il New York Post, e ripresa da tutti i media. È sembrato come tornare indietro di due mesi anche se fin da subito le notizie sono state di tono diverso e confuso.
La “trumpiana” Fox News ha montato un notiziario con commentatori che hanno ricordato le battaglie del tycoon contro il crimine e come questo episodio potesse avere conseguenze più gravi per il Paese. L’attentato di Butler aveva generato un’ondata di solidarietà verso Trump.
Le ipotesi si accumulano, anche le più assurde, dall’attentato “pilotato” per confermare la sua invulnerabilità divina dopo gli scivoloni durante il dibattito tv contro la Harris, all’odio di democratici armati.
Dovrebbe farsi rafforzare la scorta, perché se questo è stato un attentato alla sua persona, come dice l’adagio:” non c’è due senza tre”…
(Fonti :AGI, ANSA)