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Pet-business

Pochi neonati ma tanti animali domestici, con un giro d’affari miliardario. In Italia già dieci anni fa si contavano più partner animali che residenti (60,5 milioni contro 60,3 milioni di abitanti), oggigiorno il numero di residenti è diminuito (da 60,3 a 59 milioni, -2%), quello degli animali domestici è invece aumentato (da 60,5 a 65,0, +7%) e muove un business che, stando all’ufficio studi Coop nel 2023 si attesta a 6,8 miliardi di euro l’anno, tra alimenti (4,3 miliardi di euro, 64% del totale), visite medico-veterinarie (1,3 miliardi, 20% del totale) e altre spese generiche(1,1 miliardi, 16% del totale).

Numeri considerevoli se si pensa che secondo una stima di Euromonitor citata nel rapporto Assalco-Zoomark, gli animali domestici più presenti nelle case italiane non sono a quattro zampe ma possiedono le branchie. Sono infatti i pesci che con 29,9 milioni di esemplari rappresentano poco meno della metà del totale dei pet in Italia. Cani e gatti superano i 19 milioni, con oltre la metà felina. Sono oltre 12 milioni gli uccelli, mentre i piccoli mammiferi e i rettili sono oltre 3 milioni di esemplari.

Prodotti quali cibo, giochi, accessori viene acquistato nelle catene di distribuzione apposite di medio-grandi dimensioni (40% del campione analizzato dall’Ufficio Studi Coop, condotto in collaborazione con Nomisma), seguito dai punti vendita della Gdo (23%, dai piccoli negozi specializzati e dai canali online (privilegiati rispettivamente dal 21% e dal 15%). La spesa media annua è di circa 1.050 euro a famiglia, che varia in relazione al contesto di riferimento, superando la soglia dei 1.100 euro nel Nord Italia.

Il mercato degli amici animali, da alcuni anni, coinvolge anche le compagnie assicurative, con polizze che in Italia coprono non solo cani e gatti ma anche uccelli, conigli e rettili. Ce ne sono di diverse tipologie e si parte dalla responsabilità civile dei proprietari per eventuali danni causati dai loro cuccioli a terzi, persone, cose e ad altri animali, che può costare qualche decina di euro, fino ad arrivare a coperture più costose che coprono, entro i limiti, cure veterinarie (con o senza intervento chirurgico), malattie e protezioni nelle controversie legali.

Pacchetti questi che chi possiede un animale domestico sottoscrive sempre più spesso, sia per necessità che per affezione. Stando ai dati di ConTe.it, la distribuzione delle polizze cane e gatto nel 2023 ha avuto un incremento considerevole di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Considerando che un italiano su due condivide la propria vita con un animale domestico e nei progetti di vita gli animali superano sensibilmente i bambini, il mercato assicurativo per animali domestici è destinato a crescere.

Chi possiede un animale domestico ama il proprio partner, che sia un cane un gatto o un iguana, e spende con tutto il cuore per le necessità, ma anche con qualche vizio. Va poi considerato che in molti casi è l’assenza di figli ad essere riempita da un compagno animale, che con poco da tanto amore e rende più sopportabile la solitudine.

Per tale motivo tutte le spese sono più che giustificate.

(Fonte:ADNKronos)

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