Settembre sarà il momento della verità: dopo 25 giorni di pausa estiva, il Parlamento torna al lavoro e i prossimi step riguardano le misure da finanziare con la legge di Bilancio, la quale interviene anche sul fronte pensionistico. Diverse le novità in arrivo.
In programma, infatti, c’è una riforma che intervenga – anche se parzialmente – sulla legge Fornero del 2011. L’obiettivo è rendere più flessibile il collocamento in quiescenza, ma servono le risorse. Al contrario, stando alle ultime indiscrezioni sulla manovra, pare che i finanziamenti siano al momento insufficienti per poter auspicare cambiamenti significativi. Quindi, davvero nel 2025 c’è da aspettarsi una nuova riforma che riveda le regole di pensionamento attualmente vigenti? Solo a settembre si avranno le risposte che in molti cercano. Se la legge Fornero dovesse essere davvero rivoluzionata e se dal 2025 dovessero entrare in vigore requisiti pensionistici diversi, non è ancora dato a sapere. Quel che è certo, però, è che settembre potrà essere determinante, in quanto con la nota di aggiornamento al Def potrà essere fatta definitivamente chiarezza sui soldi a disposizione dello Stato per concretizzare le misure prefissate dal Governo Meloni.
