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L’ospedale con un futuro incerto.

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“Il silenzio non è dovuto

In queste settimane abbiamo osservato, letto, ascoltato ma come sempre si “spende” sull’ospedale di Sant’Agata de’ Goti solo per le campagne elettorali.

Noi eravamo a conoscenza di un documento per lo spostamento di altre 9 unità ospedaliere per un totale di 12, dal Sant’Alfonso al Rummo, invece sono diventate 1; alla fine questa è la cruda realtà, altro che teatrini, annunci e articoli sovrapposti illudendo e approfittando della buona fede di un popolo rassegnato che ha perso tutto, ora anche l’ospedale; purtroppo la cruda verità è questa.

Allo stato attuale dei fatti, i nostri obbiettivi non cambiano; la chiusura del Sant’Alfonso è resa difficile dai continui accessi al Pronto Soccorso(solo diurni): è la sopravvivenza del Reparto Medicina che responsabilmente cura i ricoverati con pazienza e devozione ed al personale medico va la nostra doverosa stima e apprezzamento per lo sforzo profuso.

Purtroppo, da anni gli accessi al Pronto Soccorso sono stati distratti per l’atteggiamento del personal, ma questa è un’altra storia che ha scritto la Storia.

Insomma, stessa struttura, ma come le medaglie, due facce diverse e contrapposte.

Il Comitato ha bussato a tutte le porte, ma nessuno ha aperto, forse il motivo è da imputare alla eccessiva litigiosità che ha fatto passare in secondo ordine il problema sanitario mettendo al primo posto le dimissioni di questo o di quello; noi desideriamo ardentemente che vengano tutti a miti consigli e con l’impegno preso con i cittadini rappresentino le necessità del territorio; i comizi li possono fare a tempo opportuno, anche se in Italia le campagne elettorali non finiscono mai; come per le guerre, tutti vogliono la Pace e poi “bisticciano”, così, per la Sanità tutti vogliono un servizio migliore e più efficiente e poi si incolpano reciprocamente e mentre loro polemizzano, noi corriamo con il malato in auto per trovare un luogo dove ricoverarlo e spesso senza successo.

Sappiamo che questo è un periodo particolare ed è giusto allontanarsi per ricaricarsi, ma la malattia non conosce ferie.

Questo Comitato con l’incontro organizzato con i Sindaci il 26 Luglio e attraverso di loro raggiungere ogni cittadino per destare le sensibilità per la problematica sanitaria che purtroppo emerge solo in caso di necessità; meglio allora pensarci prima e sapere dove andare.

Proporremo come ultima azione il blocco della Fondo Valle Isclero, visto che da soli non è possibile ma tutti insieme siamo certi che faremo valere IL DIRITTO ALLA SALUTE.

Comitato Civico Spontaneo “Curiamo la Vita”

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