Home In Evidenza Il decreto “salva casa”.

Il decreto “salva casa”.

49
0

Il decreto «salva casa» arriva alla Camera dopo il via libera della Commissione Ambiente. Nel testo non risulta più l’emendamento «salva Milano» per sbloccare la paralisi del capoluogo lombardo, con i cantieri fermi per le inchieste giudiziarie. Troppo poco tempo a disposizione per discuterne, ha spiegato la relatrice di Forza Italia Erica Mazzetti

Ecco le novità previste dal decreto.

Più “alto” il livello delle tolleranze costruttive, cioè le differenze consentite tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato, che viene portato al 6% per gli immobili sotto i 60 metri quadrati. Prima questa categoria aveva un margine al 5%, come tutti gli immobili sotto i 100 metri quadri. Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, il mancato rispetto dei parametri non costituisce violazione edilizia se contenuto entro i limiti del 6%. La nuova tolleranza si aggiunge a quelle del 2% su superficie utile superiore ai 500 metri quadrati, del 3% tra i 300 e i 500 metri quadrati, del 4% tra i 100 e i 300 metri quadrati e del 5% fino ai 100 metri quadrati.

LA DESTINAZIONE D’USO

Vengono resi più semplici con una disciplina uniforme i cambi di destinazione d’uso, senza distinzione se con opere o senza. Per il mutamento senza opere sarà richiesta la Scia, mentre per quello con opere sarà necessario essere in possesso del titolo per l’esecuzione. Anche locali al piano terra o seminterrati potranno diventare residenze, in base alle leggi regionali.

I SOTTOTETTI

Per incentivare l’ampliamento dell’offerta abitativa limitando il consumo di nuovo suolo, un emendamento prevede il recupero dei sottotetti e consente di derogare anche ai limiti di distanza tra gli edifici.

I MICRO APPARTAMENTI

Con la riduzione delle superfici e delle altezze viene di fatto estesa l’abitabilità anche alle mini-case: monolocali potranno avere l’abitabilità con una superficie minima di 20 metri quadrati per una persona (dagli attuali 28) e di 28 metri quadrati per due persone (ora ne servono 38). L’altezza minima dei locali interni passa dai 2,7 metri al limite di 2,4 metri. A condizione che gli edifici siano sottoposti a ristrutturazioni per garantire le condizioni igienico-sanitarie.

LA DOPPIA CONFORMITÀ

Viene abolita la doppia conformità non solo per le difformità parziali, ma anche per quelle sostanziali. E la procedura semplificata si applica anche agli immobili con vincoli storici, artistici e ambientali, purché le difformità siano lievi: «Grazie a un nostro emendamento al Salva casa si supera l’annoso problema delle pratiche che intasano gli uffici comunali di tutta Italia – scrivono i deputati della Lega – . Fermo restando che in caso di interventi totalmente difformi si applica la vecchia norma».

RIMOZIONE degli ABUSI

I Comuni potranno far slittare da 90 fino a 240 giorni i tempi per eseguire la rimozione delle opere abusive, in caso di comprovate esigenze di salute dei residenti o di situazioni di disagio economico.

VINCOLI PAESAGGISTICI IN CONSIDERAZIONE

Prevista una sanatoria anche per gli interventi soggetti a vincoli che, prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei beni culturali del 2006, pur essendo stati autorizzati dal Comune, non avevano il preventivo accertamento della compatibilità paesaggistica.

Notevole

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui