«Roberta l’italiana» è riuscita a ritornare sullo scranno più alto del Parlamento Europeo.
Nata nel gennaio 1979 a St. Julian’s, Roberta Tedesco Triccas ha sempre ricordato la giornalista uccisa Daphne Caruana Galizia a Malta come esempio da seguire nella «lotta per la giustizia e la verità», consapevole che «i giornalisti devono essere liberi di fare il loro lavoro». Un impegno che si rinnova in occasione del Premio Daphne Caruana Galizia per l’informazione, molto caro alla presidente Metsola secondo cui «ogni anno rinnoviamo l’impegno a sostenere la libertà dei media e della stampa». Parole che ha riservato anche a Giovanni Falcone, definito «un eroe italiano ed europeo».
E’ sposata con Ukko Metsola, consulente per gli affari pubblici per Royal Caribbean, e madre di quattro figli, Roberta ha conseguito la laurea all’Università di Malta e al Collegio d’Europa di Bruges(Belgio), palestra delle élite europee, per poi esercitare la professione di avvocato, specializzata in diritto e politica europea. Eletta per la prima volta al Parlamento europeo nel 2013, in precedenza ha lavorato nel team dell’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Catherine Ashton, in qualità di consulente legale. Una carriera di tutto rispetto.
E’ la prima cittadina maltese a coprire la carica di presidente del Parlamento europeo e prima donna in 20 anni (la terza nella storia), Metsola ha da subito avuto il coraggio di riformare l’organismo, annunciando riforme e «molto coraggio per far tornare i cittadini ad amare l’Europa».
Il giorno della sua prima elezione alcuni media avevano sollevato dubbi sul rischio di una leadership politicamente non forte, per poi essere smentiti dai fatti: non solo Roberta in questo biennio si è distinta per equilibrio e personalità decisi, ma è riuscita a intrattenere un’ottima relazione con vari governi, come con Palazzo Chigi. Il suo rapporto con Giorgia Meloni si è caratterizzato per una rapida sintonia di pensiero e per parole sincere. «Quando parla lei si vede che l’Italia conta» disse l’esponente del Ppe al premier alla vigilia del G7, aggiungendo: «La conosco molto bene. È una donna molto forte ed è per questo che noi contiamo su di lei. E io conterò non solo sulla sua amicizia ma sulla leadership». Sei mesi prima, era il giugno dello scorso anno, le due avevano trovato ampie convergenze sul tema migratorio, alla vigilia del viaggio che i leader di UE e Italia avrebbero fatto di lì a pochi giorni in Tunisia.
Complimenti Roberta, confidiamo nel tuo lavoro!