Nell’incontro avvenuto mercoledì notte, il leader dei democratici alla Camera Hakeem Jeffries non avrebbe offerto il suo sostegno a Joe Biden. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn.
I grandi donatori pronti a congelare i fondi per la campagna elettorale finché resta Biden.
“Future Forward” è stato consacrato dalla campagna di Biden come il principale comitato elettorale per la raccolta fondi nelle prime fasi della corsa al 2024, e ha già annunciato di aver investito ben 250 milioni di dollari in pubblicità televisive e online che cominceranno ad essere trasmesse alla fine della Convention Nazionale Democratica il mese prossimo. La decisione di bloccare una tale quantità di donazioni è, finora, la conseguenze più concreta della ridicolissima performance del presidente al dibattito contro Donald Trump. E non solo.
Caccia ai possibili sostituti di Biden
Non c’è solo la vicepresidente attuale Kamala Harris sulla carta la predestinata a raccogliere il testimone di Joe Biden se il presidente cedesse. Ma la lista dei democratici è molto lunga e include i popolari governatori della California e del Michigan, Gavin Newsom e Gretchen Whitmer, che guardano però al 2028 e difficilmente potrebbero decidere di bruciare le loro chance in una eventuale mini-primaria accelerata. Nella rosa dei possibili sostituiti figurano anche il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg e i governatori della Pennsylvania e dell’Illinois, Josh Shapiro e JB Prtizker.
Biden tentea di tranquillizzare i suoi elettori: “Vi assicuro che sto bene, vincerò” In serata, nel corso di un evento in Michigan, lo stesso Biden ha voluto tranquillizzare i suoi elettori: “Dobbiamo finire il lavoro, vi assicuro che sto bene”, ha sottolineato ricordando di aver deciso di scendere in campo quando il figlio Beau è morto di cancro nel 2015. Poi ha ribadito di essere l’unico e solo candidato dem alla Casa Bianca. “Correrò e vincerò nel 2024”, ha detto il presidente americano. “Io sono il candidato e voi dovete decidere”, ha sottolineato mentre i suoi sostenitori urlavano “altri quattro anni”. “Trump è un perdente – ha attaccato Biden -. L’ho battuto una volta e lo rifarò”.
Parole ottimiste, se non fosse che i suoi continui lapsus, i suoi momenti di spaesamento non giovano alla sua figura.
Forse vuole diventare il più anziano presidente, o meglio, il più anziano candidato perdente nella storia USA.