Home Cronaca La strage di Bologna: ergastolo per Bellini

La strage di Bologna: ergastolo per Bellini

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La Corte d’Assise d’Appello di Bologna, presieduta dal giudice Alberto Pederiali, ha confermato l’ergastolo per l’ex terrorista di Avanguardia Nazionale, Paolo Bellini, nel processo sulla strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. La sentenza è arrivata dopo sei ore di camera di consiglio.

Le motivazioni della sentenza saranno disponibili entro 90 giorni. Al momento della lettura del verdetto Bellini non era presente in aula. Tanti i familiari delle vittime, invece, presenti nell’aula Bachelet.«Bologna è felice, ha trovato la sentenza a misura. Che altro posso dire? Non mi so spiegare le motivazioni di una pronuncia che arriva dopo sei ore di camera di consiglio ma certo ricorreremo in Cassazione. Bellini alla pronuncia era già via, ancora non lo abbiamo sentito», è il commento del difensore di Bellini, l’avvocato Antonio Capitella. Di cosa è accusato Paolo Bellini Bellini era accusato in concorso con gli ex Nar già condannati, Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini. E con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, tutti morti e non più imputabili, ma ritenuti mandanti, finanziatori o organizzatori dell’attentato. Oltre alla conferma della condanna all’ergastolo per Paolo Bellini, la Corte di Assise di Appelo di Bologna ha ribadito la colpevolezza anche degli altri due imputati. Si tratta dell’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, accusato di depistaggio, e condannato nuovamente a sei anni e di Domenicho Catracchia, ex amministratore di condomini in via Gradoli, a Roma, accusato di false informazioni al pm al fine di sviare le indagini, condannato a quattro anni. Il commento dei familiari delle vittime «Questo è un tassello molto importante per confermare la verità che è emersa durante questi due gradi di giudizio. Non è finita, sappiamo benissimo che ci sarà il ricorso alla Cassazione, ma questo è un tassello importante per noi familiari delle vittime. Perché è la parola agli 85 che non possono parlare, questi sono i fatti, sappiamo chi sono stati i mandanti, sappiamo chi è stato. Cercheremo di non fermarci qui». Lo ha detto Anna Pizzirani, vicepresidente dell’associazione delle vittime del 2 agosto 1980. «E questo nonostante il delirio di questa mattina – ha detto riferendosi alle dichiarazioni spontanee dell’imputato – i fatti sono questi, nella foto è lui».«Il lavoro fatto dagli avvocati e dall’associazione è stato premiato con risultati notevoli in primo e secondo grado. Questo è un fatto estremamente positivo per arrivare alla piena verità sulla strage di Bologna e sulle altre stragi». È il commento di Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto 1980, che «per scaramanzia» non era presente al momento della lettura della sentenza». Il sindaco Lepore: “Una strage che aspetta dopo 44 anni giustizia” «Una sentenza importantissima che ci avvicina ancora di più alla verità di quello che è realmente accaduto il 2 agosto 1980. Una strage che aspetta dopo quarantaquattro anni giustizia. Condividiamo con i familiari delle vittime e con tutta la città di Bologna la soddisfazione di questa conferma in appello. Un grazie a chi ha con tenacia cercato e perseguito questo esito, dai familiari delle vittime, alla procura, agli avvocati di parte civile, che hanno lavorato in questi anni per offrire un quadro probatorio solido, che oggi trova un pieno riconoscimento dalla Corte d’Appello di Bologna». Così, in una nota, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, commentando la conferma della condanna in appello di Paolo Bellini.

(Fonte :LA STAMPA)

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