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Orban adesso è in Cina

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha visitato la capitale cinese Pechino e ha incontrato il presidente Xi Jinping nell’ambito di quella che definisce la sua “missione di pace” per la quale è già stato a Kiev e a Mosca: “La Cina è una potenza decisiva nel creare le condizioni per la pace nella guerra tra Russia e Ucraina. Per questo sono venuto a incontrare il Presidente Xi a Pechino”, ha detto Orban, citato dall’agenzia di stampa ungherese MTI. “L’impegno della Cina per la pace nel mondo è importante per gli ungheresi. Noi ungheresi siamo un popolo amante della pace che si batte per la pace, l’equilibrio e l’armonia, quindi siamo sempre dalla parte della pace e mai dalla parte della guerra”, ha continuato, aggiungendo di apprezzare le iniziative per la pace della Cina. Ha definito storica la visita di Xi in Ungheria di due mesi fa e ha ricordato gli importanti accordi siglati. “Inoltre, sono state gettate le basi per l’amicizia tra le due nazioni per generazioni”, ha infine aggiunto.

Xi ha dichiarato che le potenze mondiali dovrebbero porre le condizioni e fornire assistenza sia all’Ucraina che alla Russia per aiutare i due paesi a procedere con colloqui di pace diretti e che un rapido cessate il fuoco sia nell’interesse sia di Kiev sia di Mosca: “Solo se tutte le grandi potenze applicheranno un’energia positiva anziché negativa, l’alba di un cessate il fuoco in questo conflitto potrà sorgere il prima possibile”.

Tali sforzi, ha detto Xi, dovrebbero avvenire “senza inasprire la guerra e senza diffondere e alimentare il conflitto, in modo che la situazione si raffreddi il prima possibile“, ha riferito sulla televisione di Stato cinese CCTV.

Il Cremlino, con il portavoce Dimitry Peskov ha espresso il suo apprezzamento per l’attivismo di Orban: “Sta davvero prendendo un’iniziativa seria per confrontare le posizioni delle diverse parti. Apprezziamo molto questo. Anche Putin ha dato una valutazione alta a questi sforzi del signor Orban”.

Tra gli Stati membri dell’Ue “cresce la preoccupazione” per il ruolo che Viktor Orban si è “auto-attribuito” in queste recenti “missioni di pace”, prima a Mosca e ora a Pechino. Lo ha scritto l’ agenzia giornalistica Ansa citando una fonte diplomatica. “Dovrebbe essere chiaro che rappresenta solo il suo paese e invece ha intenzionalmente lasciato molte ambiguità, mostrando ad esempio il logo della presidenza nelle sue comunicazioni”, nota la fonte. Gli ambasciatori presso l’Ue cercheranno di fare maggiore chiarezza al Coreper (Il COREPER è un organo del Consiglio dell’Unione europea che prepara le riunioni a livello ministeriale) di mercoledì prossimo. La tensione cresce dopo soli 7 giorni di presidenza ungherese e si prevede che sarà maggiore quando ci si avvicinerà al Consiglio Affari Esteri, dato che, per esempio, la questione degli aiuti militari all’Ucraina è ancora bloccata da Budapest, ormai in stridente dissenso.

L’Ungheria ha la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue nella seconda metà del 2024, ma ciò non comporta alcun potere di rappresentanza nel settore della politica estera, come ha ricordato la Commissione.

Solo il presidente permanente del Consiglio dell’Ue Charles Michel e l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri Josep Borrell sono autorizzati a farlo. Borrell stesso lo ha sottolineato già sabato sera, dopo che anche Orban ha partecipato al vertice dell’Organizzazione degli Stati Turchi (Ots) in Azerbaijan, con evidente sgarbo a Cipro, stato membro Ue. Il governo ha inoltre sottolineato che il capo di governo ungherese non stava parlando a nome dell’Ue a Mosca e in Cina. Analoghe prese di posizione oggi sono arrivate da Parigi, da Madrid, da Berlino, da Varsavia (dove il premier Donald Tusk ha ricevuto il presidente ucraino Zelensky), dalla probabile prossima Alta rappresentante, l’estone Kaja Kallas.

Orban ha ammesso di non avere un mandato dell’Ue ma è convinto che la pace non possa essere fatta “da una comoda poltrona di Bruxelles”. Intanto, la Cina sta cercando di presentarsi come mediatore nel conflitto tra Russia e Ucraina. la Cina vuole che l’Occidente si spenda economicamente e militarmente nel conflitto con la Russia.

Allo stesso tempo, il leader ungherese è capofila del nuovo gruppo dei “Patrioti” al parlamento europeo, caratterizzato tra le altre cose dalla posizione “aperta” verso il Cremlino.

Dopo Pechino, Orban si recherà a Washington, come annunciato. Il vertice della Nato, di cui l’Ungheria è membro, inizia domani nella capitale statunitense. Si ipotizza che Orban incontri il candidato alla presidenza Donald J.Trump. 

Orban : “i prossimi mesi in Ucraina saranno brutali”

In un’intervista al quotidiano tedesco “Bild” Orban ritiene che “i prossimi due o tre mesi saranno molto più brutali di quanto pensiamo”, a causa della fornitura di armi moderne dall’Occidente all’Ucraina e della determinazione delle forze armate russe. “L’energia dello scontro, il numero di morti, il numero di vittime saranno quindi più brutali rispetto agli ultimi sette mesi”. Orban ha anche sostenuto che “non è possibile che i russi perderanno la guerra in Ucraina”, che “nessuna persona seria può parlare di un’intenzione della Russia di attaccare la Nato” e detto di avere “fiducia” a questo punto in Donald Trump, “uomo d’affari” e “uomo di pace”.

Ma nel frattempo i cannoni suonano una triste meodia.

(Fonte:ANSA)

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