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Confcommercio :frenata consumi e investimenti

Confcommercio stima per giugno una crescita del Pil di +0,1% congiunturale e dello 0,7% su base annua mentre l’inflazione resta sotto controllo ed è stimata del +0,2% sul mese precedente e del +0,9% tendenziale.

E’una nota sulla congiuntura elaborata dall’associazione in cui si spiega che “l’incertezza frena consumi e investimenti”.

“Il profilo declinante della produzione industriale evidenzia le difficoltà di una parte rilevante del nostro sistema imprenditoriale – spiega Confcommercio – A maggio si conferma anche la fragilità dei consumi con una variazione dell’l’Indicatore dei consumi Confcommercio (Icc) di -0,3% sia rispetto al mese precedente (stima destagionalizzata) sia rispetto a maggio 2023. Secondo l’associazione, “i servizi e il turismo potrebbero non bastare a rimettere in carreggiata la spesa”. In particolare, si legge nella nota, vanno bene le comunicazioni (+5,7%) e gli elettrodomestici (+3,1%) mentre vanno male l’automotive (-10,8%) e il settore dei mobili (-2,1%).

La stima per il secondo quarto dell’anno in corso per il Pil è moderatamente negativa in termini congiunturali (-0,1%) e ancora allo 0,7% la variazione tendenziale. Questo stop potrebbe essere superato grazie ai servizi e, ancora, al turismo in senso lato – trasporti, cultura, alloggio e ristorazione – a partire da luglio, afferma l’associazione.

Tra gli aspetti positivi, scrive Confcommercio, “si conferma il miglioramento del mercato del lavoro che potrebbe, in assenza di dinamiche più toniche dell’economia, mostrare qualche segno di rallentamento nella parte finale dell’anno”. Si deve puntare tutto, quindi, “sulla stabilità o l’ulteriore ridimensionamento, dell’inflazione, profilo che rafforzerebbe il potere d’acquisto del reddito da lavoro e, in un contesto privo di shock rilevanti sull’occupazione, consolidare un percorso di crescita dei consumi, con conseguente sostegno al Pil”.
   

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