Ci sono voluti diversi giorni per ricostruire con certezza l’identità del corpo carbonizzato del passeggero coinvolto nell’incidente dello scorso 31 marzo, il giorno di Pasqua, sulla A4 Ivrea-Santhià all’altezza di Alice Castello (Vercelli). Si tratta della modella Anna Kraievska, 22enne ucraina: la giovane donna viaggiava sulla Ferrari condotta dal dj svizzero di origini kosovare Hysni Qestaj, 40 anni. Era mattino presto quando i due stavano rientrando da una serata in Valle d’Aosta, all’altezza della bretella A4-A5, quando la potente auto andò a schiantarsi contro il guard-rail prendendo fuoco. I due morirono carbonizzati.
Anna era nata a Odessa e viveva in Svizzera. L’ipotesi è che lei e i due avessero passato insieme anche la sera precedente all’incidente, al Jukebox Club di Sion dove Hysni Qestaj aveva suonato, per poi mettersi in viaggio verso l’Italia all’indomani.
La dinamica dello schianto
La dinamica dell’incidente non è proprio chiara, ma da quanto accertato dalle forze dell’ordine la Ferrari di Qestaj avrebbe imboccato la bretella a oltre duecento km orari, schiantandosi. Soltanto dopo giorni si riuscì ad avere la certezza che il passeggero era la modella ucraina. La procura di Vercelli ha chiuso le indagini, il test del Dna ha confermato l’identità. Domani, 5 giugno, la giovane verrà cremata al tempio di Biella per poi essere portata a Villeneuve, in Svizzera, dove risiedeva.