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Sheinbaum, una speranza per il Messico

La nuova Presidente del Messico,62 anni, è una fisica, ingegnere e ricercatrice: proviene da una famiglia ebrea, originaria dalla Lituania e della Bulgaria.

Claudia Sheinbaum Pardo, 62 anni, è la prima donna Presidente nella storia del Messico che guiderà il paese per sei anni nella residenza del Palazzo Nazional. Sheinbaum, nata a Città del Messico è una fisica, ingegnere e ricercatrice, proviene da una famiglia ebrea, originaria dalla Lituania e della Bulgaria.  È la seconda figlia del matrimonio tra il chimico Carlos Sheinbaum Yoselevitz e la biologa Annie Pardo Cemo, professoressa della Facoltà di Scienza dell’UNAM. ​I genitori sono arrivati in Messico negli anni 20; il padre faceva parte della comunità ebraica Ashkenaziti della Lituania, ed è stato un commerciante di gioielli e membro del Partito Comunista Messicano.

Claudia all’età di 15 anni è stata coinvolta nel movimento delle madri dei figli desaparecidos a opera dello Stato. Rosario Ibarra, nota attivista per i diritti umani e politica di sinistra, nel 1982 è stata candidata come prima donna alla presidenza in Messico. La Sheinbaum è stata sposata nel 1987 con il politico Carlos Ímaz Gispert col quale ha avuto una figlia, Mariana Imaz Gispert e un figlio acquisito, Rodrigo Imaz Gispert, ma si sono separati nel 2016. Nel 2023 si è risposata con Jesús María Tarriba, dottore in scienze fisiche dell’UNAM ed ex compagno di studi universitari.

Sheinbaum è entrata nell’arena politica come membro del gabinetto dell’allora capo del governo di Città del Messico, Andrés Manuel López Obrador (AMLO), tra il 2000 e il 2006, ricoprendo il ruolo di Segretario dell’Ambiente. Durante il suo governo promosse importanti progetti come il Metrobús e il programma di riforestazione urbana.

La delfina del Presidente uscente Andrés Manuel López Obrador è stata a capo del governo di Città del Messico tra il 2018 e il 2023 ed autrice di oltre 100 articoli e alcuni libri sui temi dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. L’attuale Presidente Sheinbaum ha fatto parte della coalizione “Seguimos haciendo historia” (continuiamo a fare la storia)a cui ha aderito il suo partito, Morena; nel suo programma di governo prevede due assi che modellano la sua visione di guida di uno dei paesi più grandi dell’America Latina. 

Il primo è cercare di consolidare la “Quarta Trasformazione”, cioè dare continuità alle politiche sociali ed economiche promosse del presidente uscente López Obrador; la seconda è quella di mantenere un governo onesto e privo di corruzione. Tra le proposte chiave la fornitura di programmi sociali a tutti i livelli educativi, un rafforzamento della Guardia Nazionale, una riforma della magistratura e il consolidamento del programma IMSS Bienestar. Nel suo programma darà ampio spazio ad iniziative in materia di istruzione, corruzione, sanità, economia, sicurezza, ambiente e mobilità.

La lotta alla violenza di genere è stato uno degli assi fondamentali della campagna di Claudia Sheinbaum, in un Paese che conta più di 3.000 donne assassinate all’anno. Il candidato propone di affrontare il problema focalizzandosi sulla prevenzione e promozione della denuncia. Allo stesso modo promette di monitorare i processi di consegna alla giustizia e di classificare il reato di femminicidio a livello nazionale. Con questa misura l’omicidio nei confronti di una donna sarà riconosciuto come femminicidio.

Infine promette una strategia a lungo termine per scoraggiare il reclutamento della popolazione giovane da parte della criminalità organizzata attraverso programmi di intervento antiviolenza. I programmi “I giovani si uniscono al quartiere” e “Barrio adentro” si distinguono come programmi da attuare a livello federale.

La Sheinbaum ha davanti a sé molto lavoro. Dovrà affrontare la criminalità, spietata.

Ve te con Dios, Claudia!

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