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TRUMP CONDANNATO!

Donald Trump è stato accolto da una piccola folla di suoi sostenitori sotto la sua Trump Tower, la residenza dell’ex presidente a Manhattan, dopo la sentenza di colpevolezza.

“Grazie”, ha detto il tycoon con il pugno alzato alle persone che lo aspettavano.

«Siamo arrivati a questo verdetto seguendo i fatti e le leggi, senza paura o trattamenti di favore, anche se in questo caso la persona giudicata non era come tutte le altre». Lo ha detto Alvin Bragg, il procuratore di Manhattan che ha inchiodato Donald Trump, nella conferenza stampa dopo la sentenza di colpevolezza. «Ho fatto il mio lavoro», ha aggiunto.

«Guilty» (colpevole) per tutti i 34 capi di imputazione: Donald Trump è rimasto impassibile alla lettura dello storico verdetto raggiunto all’unanimità dopo due giorni di camera di consiglio dai 12 membri della giuria sul caso pornostar, aggrottando le sopracciglia solo quando il giudice Juan Merchan ha chiesto ufficialmente alla giuria se quella fosse la sua decisione. «E’ stato un processo farsa, è una vergogna. Sono un uomo innocente», il primo commento del tycoon fuori dall’aula, dove ha annunciato che «continuerà a combattere».

«Il vero verdetto sarà il 5 novembre», ha aggiunto, riferendosi all’ Election Day. «C’è un solo modo per tenere Donald Trump fuori dallo Studio Ovale: andare alle urne», ha replicato sulla piattaforma digitale X Joe Biden. «Il verdetto di colpevolezza dimostra che nessuno è al di sopra della legge», gli ha fatto eco la sua campagna. Il tycoon diventa così il primo ex presidente americano condannato in un processo penale e anche il primo candidato presidenziale a correre come pregiudicato, uno status che comunque non gli impedisce di essere eletto e fare il commander in chief. Da vedere l’effetto sulla campagna elettorale, in un duello testa a testa che potrebbe essere deciso da poche migliaia di preferenze negli stati in bilico: secondo i sondaggi una fetta di elettori moderati e indipendenti non è disposto a votare un ‘nominee’ condannato. Intanto il suo social Truth è crollato in Borsa nelle contrattazione after hours. La pena sarà stabilita in un’udienza fissata per l’11 luglio, alla vigilia della convention repubblicana che lo incoronerà candidato per la Casa Bianca, probabilmente non senza qualche imbarazzo.

Sembra che più fango si getti su Trump, più salga il suo consenso. Biden per ora gongola, ma anche lui non gode certamente di gradimento, specialmente con il grattacapo di Israele.

(Fonte:Leggo.it)

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