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Reggio Calabria: aggredisce col coltello due ladri entrati in casa, un morto.

L’uomo che si è difeso è un macellaio e ora deve rispondere di omicidio e tentato omicidio: l’uomo deceduto è stato “scaricato” dai complici davanti all’ospedale di Reggio Calabria

 Ha sorpreso i ladri in casa e li ha aggrediti con un coltello, ferendone uno in modo mortale. È successo ieri a Reggio Calabria e ora il protagonista di questa vicenda, un 50enne incensurato che di professione fa il macellaio, è stato fermato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio.
L’uomo che è morto si chiama Alfio Stancampiano e aveva 30 anni: era stato abbandonato, ferito, nei giardini davanti all’ospedale Morelli, dove era stato accompagnato in auto . Le indagini erano partite immediatamente e, nel giro di 24 ore, hanno ricostruito a grandi linee l’accaduto e portato al fermo del macellaio.

La tentata rapina finita in tragedia sarebbe avvenuta a Rosario Valanidi, quartiere nella periferia sud della città calabrese: i ladri entrati in casa del macellaio sarebbero stati quattro, tra cui la vittima. Sono stati gli altri complici che, a bordo di una Fiat Punto, hanno accompagnato Stancampiano davanti all’ospedale, abbandonandolo lì ormai esanime. Un altro dei quattro ha preso un traghetto per Messina, tentando la fuga, ma ha poi dovuto chiedere aiuto per le ferite ed è stato curato all’ospedale di Messina. La Procura ha recuperato l’arma del delitto e messo sotto sequestro l’abitazione in cui è avvenuto l’omicidio: le indagini dovranno chiarire la dinamica e anche il contesto in cui è avvenuto il colpo che si è trasformato in tragedia. La banda dei quattro rapinatori è di Catania, non di Reggio Calabria.

Tentare una irruzione in casa di un macellaio, che azione stupida e assurda! Come se un macellaio non avesse in casa i “ferri del mestiere” e non sapesse tagliuzzare un essere umano come e meglio di una vacca o un maiale?

Per il sottoscritto, se la sono andata a cercare. Ma probabilmente, per la Legge, il macellaio adesso dovrà passare guai e contro-guai legali. Omicidio e tentato omicidio. Avrebbe dovuto farsi picchiare, derubare, magari ammazzare in casa sua da malviventi che agiscono come branco di lupi ma quando trovano la preda che si ribella si rivelano essere peggio di pecore.

Ricordatevi che in Italia i lupi mannari che rompono costole e diffamano, che rubano, stuprano, spacciano, contrabbandano, uccidono e irrompono nelle case altrui sembra abbiano più diritti della gente comune.

Per dovere di cronaca non dovrei pronunciarmi al riguardo, ma sento vicina la rabbia dei tanti italiani come il sottoscritto, vittime di maledettissimi parassiti che stanno a piede libero e felici di delinquere.

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