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Ragazza malata oncologica vittima degli haters, Mattarella le scrive su Instagram

 Una ragazza di 14 anni colpita da un brutto male (e meritevole di tanto amore della sua famiglia, delle cure più avanzate degli specialisti, della solidarietà di tutti e anche della preghiera di chi crede) finisce incredibilmente nel mirino di qualche hater, neologismo digitale che il vocabolario traduce così: «Chi, in Internet e in particolare nei siti di relazione sociale, di solito approfittando dell’anonimato, usa espressioni di odio di tipo razzista e insulta violentemente individui, specialmente se noti o famosi». Ma nel caso di Asia non c’è nemmeno notorietà: non la conosceva nessuno, finora, Asia, ad eccezione di chi le vuole bene, sostenendola, e di chi ha imparato a volerle bene conoscendola, in questa dura avventura che deve affrontare con le sue deboli forze, ma non da sola.

Asia ho visto il tuo video e sei bravissima! Complimenti per la tua forza e auguri. Sergio Mattarella“. La prima comunicazione del presidente della Repubblica attraverso uno dei social più amati dai giovani è tutto per lei, a commento di un video di questa ragazza di Sala Consilina, centro del Vallo di Diano, in provincia di Salerno, la quale, malata oncologica, mostra intatto tutto il suo incredibile talento suonando il pianoforte nella ludoteca del reparto di oncologia dell’ospedale. Il video è stato pubblicato dal profilo del Santobono Pausilipon di Napoli dove la 14enne è in cura.

Asia costretta per molte ore in ospedale usa i social come forma di comunicazione per tenersi in contatto con il mondo esterno. Tanta solidarietà e simpatia, per lei, ma anche qualche vile attacco o dileggio.

Io ne so qualcosa. E’ facile per questi haters offendere e dire cose cattive. Ho subìto le vessazioni di persone cattive, ma ormai penso che la loro vita, per ridursi a fare ciò, manca di felicità, deve essere squallida. Non sono eroi. I veri eroi sono persone come Asia che lottano per ogni istante di vita, cercando di trovare il bene anche nelle situazioni più disperate.

Forza, Asia.

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