Il sorriso di Pino Daniele e Massimo Troisi da oggi sarà un po’ più amaro. Ma a Napoli tutto può succedere. Lo sapevano
Ci sono i soldi della camorra dietro la Pizzeria dal Presidente, nel cuore di Napoli.
Apposti i sigilli al locale famoso perché chi l’ha aperto, Ernesto Ciacalli, aveva guadagnato quel soprannome per aver servito una margherita a portafoglio a Bill Clinton nel 1994. Ma la sua famiglia è estranea alle indagini. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, grazie anche alle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui Genny ‘a Carogna, il clan Contini mise le mani sull’attività a fine 2013. Cinque gli arresti per trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio. Oltre 400 mila euro in contanti, frutto di attività illegali, versati nell’attività di ristorazione. Tre milioni e mezzo il valore complessivo dei beni sequestrati, compresa un’agenzia di viaggi ottenuta con la violenza. Tra gli indagati anche un poliziotto di Avellino per l’intestazione fittizia di un panificio.
Non c’è da meravigliarsi. La Camorra ha sempre investito in tutto ciò che poteva tornare utile, sia per soldi, che per potere. Politica compresa.
E anche la pizza.