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Liguria: il caso Toti

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Se l’imprenditore genovese Aldo Spinelli ‘scarica’ la responsabilità sul governatore ligure Giovanni Toti, entrambi ai domiciliari con l’accusa di corruzione nell’inchiesta che ha provocato un vero e proprio terremoto nella politica locale, il presidente della Regione si prepara al confronto con i magistrati che da almeno tre anni indagano su presunti finanziamenti illeciti e intreccio tra politica e imprenditoria.

Assistito dall’avvocato Stefano Savi, Toti verrà ascoltato presto, forse non questa settimana, dai magistrati e fino ad allora non farà istanza al gip per chiedere la revoca della misura cautelare. Solo in caso di risposta negativa verrebbe valutato il ricorso al Riesame. Una scelta difensiva che viene ripetuta fin da subito e che esclude, al momento, dimissioni a stretto giro: solo dopo un confronto con le forze di maggioranza, non possibile stando ai domiciliari, il governatore potrebbe fare un passo indietro come chiesto dagli avversari politici. Sul fronte dell’inchiesta terminati gli interrogatori di garanzia, prosegue la rassegna dei testimoni.

Antimafia verso audizioni per Regione Liguria

Secondo quanto diffuso dall‘Adnkronosla Commissione parlamentare Antimafia avvierà le audizioni anche sul caso Liguria. La decisione è stata presa nel corso dell’Ufficio di presidenza della stessa Commissione che si è svolto il 14 maggio. Si va verso l’audizione dei procuratori di Genova, di La Spezia e della Dda.

Secondo indiscrezioni alla proposta, avanzata dal Pd, si sarebbero poi associati altri gruppi in maniera trasversale. Già in altri casi, come ad esempio per l’inchiesta di Bari, gli approfondimenti della Commissione erano partiti ascoltando gli inquirenti.

Legale dell’imprenditore Spinelli: “Soldi a tutti ma pensava fossero tracciati”

Secondo quanto sostenuto dall’avvocato di Aldo Spinelli, Andrea Vernazza, l’imprenditore “ha detto di aver finanziato tutti, ma con sottoscrizioni elettorali che pensava fossero tracciate”. “Non ho fatto nessuna istanza al gip e non farò ricorso in carcere al Riesame” spiega il difensore che rispetto ai capi d’accusa chiede prudenza. “Al reato di corruzione esistono ipotesi alternative, la truffa è solo un esempio e la difesa esplorerà tutte le ipotesi alternative alla corruzione”.

Clima teso in primo consiglio, Piana: “Regione va avanti”

La Regione Liguria prosegue nel suo lavoro. Nel primo, concitato consiglio regionale, dopo la bufera che si è abbattuta sulla giunta, Alessandro Piana, divenuto presidente ad interim, assicura: “L’attività della Regione proseguirà senza soluzione di continuità”.

Piana spiega di essere consapevole “di essere chiamato a svolgere un compito importante e cruciale, nell’interesse dell’intera comunità regionale” e non si sottrae all’esprimere “un pensiero di vicinanza al presidente, auspicando che, rispetto alle note vicende che lo riguardano, venga fatta chiarezza nel più breve tempo possibile”. L’opposizione attacca ma Fdi e Lega fanno quadrato attorno al governatore, con i capigruppo Stefano Balleari e Stefano Mai che sottolineano come si tratti di “una scelta personale di Toti”.

In consiglio sono presenti anche i due esponenti della Lista Toti indagati nell’inchiesta, Stefano Anzalone e Domenico Cianci. Il clima è teso, con alcuni cittadini presenti alla seduta che a un certo momento fanno sentire la loro protesta urlando ‘buffoni’ e la minoranza di sinistra che invoca ‘dimissioni’.

Più volte il presidente Gianmarco Meduse è stato costretto a intervenire per invitare al silenzio e alla calma nel corso del consiglio.

Seguiremo gli sviluppi della vicenda, con la amara consapevolezza che non sarà l’ultimo caso del genere in Italia.

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