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Piero Fassino e il profumo per l’uomo che non deve chiedere…mai!

E’ stata acquisita dalla Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria relativa al furto di un profumo da parte del parlamentare Piero Fassino, il 15 aprile scorso in un negozio del Duty Free dell’aeroporto di Fiumicino, per il quale è stato denunciato.

Secondo quanto scrive il quotidiano La Repubblica, l’ex sindaco di Torino è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati.

Nell’informativa sono citate sei testimonianze di impiegati e di vigilantes che hanno riferito agli investigatori che oltre a quanto avvenuto ad aprile, il parlamentare Dem sarebbe stato autore di altri due episodi simili: uno nel periodo natalizio e l’altro il 27 marzo scorso.

I P.M., sempre secondo quanto scrive La Repubblica, avrebbero affidato delega alla Polaria per svolgere ulteriori accertamenti. Agli atti anche il video di una telecamera di sicurezza che ha ripreso le fasi del furto del profumo da 130 euro ad aprile. Non è escluso che Fassino possa essere convocato dai magistrati per essere interrogato sull’episodio. 

La condanna per il furto semplice va da sei mesi a tre anni di reclusione, per furto aggravato da due (o tre) a sei anni

Il furto è un delitto previsto dal nostro codice penale ed è punito con una pena che varia a seconda che si tratti di un furto semplice (che prevede la condanna da sei mesi a tre anni di reclusione, più multa), di un furto aggravato (che prevede la condanna della reclusione da due a sei anni di reclusione, più  multa) o di un furto in abitazione o con strappo (che prevede la condanna da tre a sei anni di reclusione, più multa).

Sul web impazzano le parodie sull’episodio riguardante Fassino. Sono spassose.


   

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