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“Core ‘e cane è ‘o meglie core”(Nicola Gallo): Amore

Il padrone è dovuto andare al pronto soccorso dell’ospedale di Perugia e il suo cane, Francesco, un simpatico meticcio pelosetto di piccola taglia, “ha aspettato per ore e ore davanti alla porta del triage, cercandolo con gli occhi ogni qualvolta si aprivano le porte”.

La vicenda è stata raccontata su un post su Facebook rilanciato poi sulla pagina dell’Azienda Ospedaliera e ripresa da diversi media.
    “Abbiamo tanto da imparare dai cani”, ha scritto una dipendente del Santa Maria della Misericordia nel suo post.


    “Amore, fedeltà, prendersi cura di chi si ama giorno dopo giorno, nella quotidianità – ha aggiunto -, con piccoli gesti.


    Soprattutto: bisogna prendersi cura di chi si ama. L’amore va alimentato. Una rosa non cresce se non le si da l’acqua. Un cane non diventa così fedele se non lo si addomestica, se non gli si dà amore, giorno dopo giorno. A volte ci dimentichiamo in fretta quali sono le cose importanti della vita e lasciamo le rose più belle in un angolo, accantonate, ad avvizzire”.
    Il cane è tra l’altro una presenza assidua nel centro storico di Perugia e la sua vicenda ha rapidamente fatto il giro dei social. 

Come dico sempre sulle piattaforme social, dalla mia esperienza personale: “Core ‘e cane è ‘o meglie core”.

Non dimenticherò mai quando Pepe, sopraggiungendo l’ambulanza per mia madre morente, pianse ululando come mai prima. Quando non la vide più tornare, rimase sotto il suo letto senza muoversi, per due giorni interi. Dopo un anno lo portai con me al cimitero, e fu lui a guidarmi, direttamente sulla sua tomba, dove si stese a guardare la foto sulla lapide…

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