Tutti quanti voi avrete avuto modo, ultimamente, di apprendere le notizie riguardanti l’attacco con droni ad opera dell’Iran contro Israele.
L’iron dome, il sistema missilistico anti-aereo di Israele non ha funzionato al 100% contro l’intensa offensiva di droni kamikaze recanti ben 500kg di esplosivo ognuno. Israele ovviamente, medita vendetta, ma a quante pare gli Usa non si schiereranno a favore dell’alleato Israele proprio per non aumentare l’escalation. Putin, dalla Russia, ancora non si è pronunciato, ma i droni utilizzati dall’Iran sono gli stessi procurati alla Russia per gli attacchi in Ucraina.
Che il Medio-Oriente non sia mai stato una terra di pace dai tempi di Lawrence d’Arabia, questo è un dato di fatto. Israele, forte del sostegno militare americano, ha sempre risposto fermamente con pugno duro. Anche dopo i fatti del 7 ottobre 2023.
Ma ora, le cose si complicano. Mai l’Iran, prima d’oggi, aveva lanciato un attacco simile, coadiuvato da altre nazioni.
L’allargamento del conflitto è possibile? Certamente. E’ più facile ritenere che una guerra globale termonucleare sia prossima anziché sperare nella Pace. Questa Pace che il pianeta Terra non ha mai visto dagli albori della umanità. Questa pace che è solo effimera e temporanea laddove sembra sia esserci. Infatti se in posto della Terra c’è “pace”, in un altro o più posti imperversa la guerra.
Basterebbero soltanto 50 testate atomiche per cancellare il genere umano, e invece ne circolano(ufficialmente) più DI 20.000.
Israele ne possiede oltre 100. L’Iran forse ne ha, anche se non ufficialmente. Poi c’è sempre l’incognita Corea del Nord.
Cui prodest? A chi conviene?
Negli anni ’80 ero un bambino, e Chernobil terrorizzò l’Europa. Poi recentemente Fukushima.
Ricordate il futuro post-apocalittico di film come Mad Max o serie “anime” come “Ken il guerriero”?
Sembra che stiamo sull’orlo di una fine inevitabile.
Se Israele si vedrà minacciata senza via d’uscita, è più che probabile che usi l’atomica. E così si verrà a creare una reazione a catena, proprio come in “War Games”, dove forse l’unico posto sicuro è il Polo Sud.
Un mondo dominato da superstiti pinguini, altro che tattici nucleari.