La ricostruzione di quel giorno è in parte leggenda, in realtà l’atterraggio sfiorò la catastrofe. Ma fu l’inizio di un percorso che oggi vive una nuova ripresa.
Il 12 aprile del 1961, 63 anni fa iniziò quella che allora venne chiamata la “conquista” dello spazio e che oggi, in termini più pacati e corretti, possiamo chiamare “corsa”. Ma in certi casi anche “epopea”.
È l’anniversario di Gagarin, il primo uomo ad aver orbitato attorno alla Terra( dopo il sacrificio della povera cagnolina Laika), aprendo appunto l’era che stiamo vivendo che sempre più presenta similitudini con quei lontani anni di contrapposizione fra due grandi potenze, Usa e Urss ieri per la supremazia nello spazio e Usa e Cina oggi per quella sull’utilizzo della Luna.
Il volo del cosmonauta Gagarin era iniziato quel giorno alle 9,07 am ora di Mosca, con partenza dalla base, allora segreta, di Baikonur nell’attuale Kazakistan(dove partono oggi le Soyuz) e terminò appena dopo un’ora e 48 minuti, dopo aver percorso un’orbita diversa da quella programmata in prima istanza, tra i 175 e i 302 chilometri dal suolo, facendo il giro del globo a 27.000 chilometri ora, per poi tornare a terra. Un’impresa che oggi sarebbe considerabile da turisti spaziali, neanche tanto sofisticati, ma che allora spezzò le catene che tenevano prigioniero l’uomo al suolo terrestre e soprattutto alla forza di gravità universale.
La ricostruzione di quei momenti è affidata anche alla comunicazione che falsò per 30 anni, fino al 1991, la realtà di un atterraggio che sfiorò di poco la catastrofe: la navicella sovietica, praticamente una palla di metallo in cui il cosmonauta alto 1 metro e 57 centimetri stava rannicchiato senza poter fare nulla per dirigerla, era lì lì per schiantarsi al suolo o finire dentro al Volga.
Da allora sono stati fatti tanti progressi. Al più, per uso militare, non di certo per l bene dell’umanità, o per fini economici, per testare sulle stazioni spaziali esperimenti commercialmente utili.
Gagarin purtroppo morì successivamente nel collaudo di un aviogetto da guerra.