Restano ormai poche ore prima dell’eclisse totale di sole prevista per oggi, lunedì 8 aprile. L’evento sarà direttamente visibile da Messico, Stati Uniti e Canada, ma sarà possibile seguirlo grazie a diverse dirette streaming trasmesse a partire dalle 19 (ora italiana). L’eclissi totale, riferiscono gli esperti, è un’occasione unica per studiare la corona solare, che quest’anno dovrebbe presentarsi in tutta la sua magnificenza quando la Luna passerà di fronte alla nostra stella. Quest’anno l’evento si verificherà in concomitanza con il periodo di massima attività del Sole.
Disco solare e corona
“Le eclissi rappresentano un’occasione unica per lo studio della fisica dell’atmosfera esterna del Sole, la corona”, riferisce Lucia Abbo, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf): “Durante le eclissi totali di Sole, infatti, la Luna occulta interamente il disco solare permettendo così di osservare la tenue emissione della corona solare estesa, un milione di volte più debole di quella del disco”.
Normalmente le emissioni del disco solare prevalgono rispetto a quelle della corona e per studiare quest’ultima gli scienziati devono ricorrere a uno strumento chiamato “coronografo”, che consente in sostanza di generare delle eclissi artificiali. Durante il completo oscuramento del disco solare che si verifica nel caso di un’eclissi totale di Sole, invece, la corona può rivelarsi in modo naturale ai nostri occhi e a quelli dei nostri strumenti.
8 aprile speciale
Quest’anno, tra l’altro, l’eclissi si verificherà in concomitanza con il ciclo solare attualmente in corso, il 24o da quando la comunità scientifica ha iniziato ad osservarli.
Aldilà della spettacolarità dell’evento che si verificherà nelle prossime ore, studiare la corona solare, spiegano gli esperti, ci consente di comprendere sempre meglio gli eventi estremi come le eruzioni o le tempeste solari, che possono avere un forte impatto sui segnali Gps, sul funzionamento delle comunicazioni radio e delle reti elettriche e dei satelliti.
Purtroppo sarà visibile essenzialmente in America. Alcuni la chiamano in modo nefasto: “il sole nero”.
(Fonte: Wired, per la foto della Dott.ssa Abbo: RAI3)