“Non è tempo di divisione, ora è tempo di unione, noi non vogliamo credere che qualcuno lavori affinché il nostro Ospedale, il De’Liguori, nostro e di tutti gli altri comuni che impatta, venga chiuso.
Quello che però teniamo a dire a tutti, lo riportiamo a caratteri cubitali, è: “Non vi permetteremo di farvi le vostre campagne elettorali, siano esse comunali, provinciali o europee sull’ospedale, ne avete già fatte tante, ed è ora di dire basta! Ci sono tante altre cose sulle quali potete basare i vostri “comizi” ma non parlate più di qualcosa che appartiene al popolo proprio per diritto inviolabile, allora ci vedrete sotto i vostri palchetti e vi contesteremo come solo noi sappiamo fare, e questa è una promessa.”
Consce dei problemi che la Sanità locale/regionale sta affrontando un periodo di carestia medica.
Consce del fatto che al De’Liguori mancano i medici, che sono andati in pensioni taluni e altri hanno le loro difficoltà.
Facciamo un appello accorato alla Dott.ssa Morgante:” Sappiamo che si tratta di un ennesimo sacrificio, ma le chiediamo di non chiudere il Pronto Soccorso, di lasciarlo aperto almeno per quest’altro mese, attendiamo l’esito del Concorso Unico Regionale per 363 dirigenti medici di medicina d’emergenza e urgenza che prevede l’assunzione di 13 unità mediche al San Pio. Le chiediamo accoratamente di fare in modo che non si spenga questa fiammella, nell’attesa anche dell’attuazione del decreto 41/2019, anche perché una volta spenta la riaccensione la vediamo difficoltosa. Le chiediamo, con il cuore in mano, di evitare la chiusura del Pronto Soccorso, e creda per noi sarebbe più facile protestare, incatenarci e fare lo sciopero della fame, ma non vogliamo prestare il fianco a nessuno che possa approfittarsene per i propri scopi!.
“Non ci siamo arrese, come abbiamo dichiarato in precedenza, le catene sono solo state deposte, non gettate. Ma in questo momento storico non servirebbero a nulla, solo a creare il caos!.
Le “Pasionarie”:
Pina De Masi
Margherita Rossano
Michela Ottobre