Ennesimo ” blitz di protesta ” degli ambientalisti di Ultima generazione agli Uffizi di Firenze con volantini attaccati al vetro che protegge la Primavera di Botticelli. “Gli eco-vandali pagheranno di tasca loro”, dice il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Ieri cinque persone aderenti alla campagna ‘Fondo riparazione’ hanno attaccato dei volantini con le immagini dell’alluvione di Campi Bisenzio sul vetro protettivo della Primavera di Botticelli e sul muro adiacente, al Museo degli Uffizi a Firenze. Hanno poi srotolato lo striscione con scritto ‘Fondo Riparazione’, distribuendo dei volantini tra i visitatori.
Il personale del museo ha spento le luci in sala, e alle 12.33 sono arrivate le forze dell’ordine che hanno fatto defluire i visitatori dalla sala. “Abbiamo deciso di tornare agli Uffizi e di mettere dei volantini sulla Primavera del Botticelli, perché crediamo che in un mondo in cui c’è una crisi sociale e climatica in atto, l’arte debba rappresentare la realtà e quello che sta succedendo. Vogliamo andare avanti così in silenzio e nell’indifferenza? – ha chiesto Mida, 27 anni e capo scout -. Noi vogliamo lanciare un appello perché ci sia un Primavera di fuoco, in cui le persone si rendono conto e si risvegliano davvero”.
Sembra che ce l’abbiano con l’arte, e in particolare con i capolavori italiani, dalla Gioconda alla Primavera.
Lo ripeto, questi non sono eco-attivisti, sono solo degli idioti manovrati da chissà chi. Se ci tenessero veramente all’ambiente, protesterebbero davanti a fabbriche e centrali chimiche, oppure pianterebbero alberi o pulirebbero boschi campagne laghi fiumi e mari dalla spazzatura. Invece fanno proprio il “bla bla bla” che la Thumberg disprezzava in quei quaquaraqua al potere.
Non oso immaginare quale altro atto stupido e inutile siano capaci di perpetrare ai danni dell’arte, in nome di qualcosa più grande di loro. O meglio, di qualcosa che non capiscono, perché il punto di non ritorno è già passato, e , vuoi la sovrappopolazione, vuoi inquinamento globale e sfruttamento delle risorse, il futuro è più che nero. Ma non è con questi atti che si “sveglia” la coscienza ecologista.