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Allarme Dengue

L’epidemia di Dengue dilaga in Perù, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria in 20 regioni (su 25). I casi sono oltre 31mila – riporta ‘Rpp’ – di cui quasi 18mila confermati, con 32 morti, ha riferito il ministro della Sanità César Vásquez Sánchez. “Marzo e aprile, almeno nei primi 15 giorni, saranno i mesi più difficili”, ha prospettato. La decisione di decretare l’emergenza, ha spiegato, è stata presa perché ci sono regioni che fronteggiano un “rischio imminente”.

Sono aumentati molto i casi, ma non i decessi“, ha tenuto a precisare il ministro. Per mortalità “siamo terzi, non primi come eravamo l’anno scorso”, e “ci sono Paesi come il Brasile, l’Argentina e il Paraguay che si trovano in una situazione più complessa della nostra”, ha aggiunto.

Per contrastare l’infezione veicolata dalle zanzare, ha illustrato il titolare della Sanità peruviana, “abbiamo cercato di aumentare la formazione del personale sanitario di primo livello in modo da individuare tempestivamente” i casi. Squadre di fumigazione entreranno nelle case e saranno organizzate campagne di informazione per la popolazione. Ancora: verranno usati droni per identificare i luoghi con acqua stagnante, dove potrebbero annidarsi e proliferare gli insetti vettori. E ai comuni, in base alle necessità rilevate, verranno trasferite risorse per il contrasto dell’epidemia. Quanto al vaccino, “abbiamo già manifestato il nostro interesse – ha evidenziato il ministro – L’Organizzazione panamericana della sanità ci ha messi in lista d’attesa”.

Prevenire è meglio che curare.

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