Per la prima volta dall’anno 2010 “sono state centrate tutte le guidance per il secondo esercizio consecutivo” sottolinea dopo che il cda ha esaminato i dati preconsuntivi, ricordando che l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato è in agenda per un’altra riunione il 6 marzo.
“Prosegue in linea con le tempistiche comunicate il piano di delayering (separazione, ndr)” riferisce Tim e ricorda che il nuovo piano industriale 2024-2026 sarà presentato al mercato in occasione del Capital Market Day il prossimo 7 marzo.
Per quanto riguarda i conti nel corso del quarto trimestre sono proseguite le azioni di contenimento dei costi in Italia, che ha un target di 1,5 miliardi al 2024, raggiungendo a fine 2023 il 106% del target incrementale di 800 milioni di euro.
La riduzione cumulata nel biennio 2022-2023 è stata pari a circa 1,1 miliardi di euro. Gli investimenti sono risultati pari a 4 miliardi di euro a livello di gruppo, di cui 3,1 miliardi di euro relativi al business domestico.
Il margine di liquidità risulta pari a circa 9,2 miliardi di euro (comprensivo degli anticipi PNRR), e copre le scadenze del debito fino al 2025.
Notevole.