E’ durato appena pochi minuti il primo confronto tra Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro Vincenzo, e il gip di Roma che il 6 febbraio scorso ha disposto per lui e altre tre persone gli arresti domiciliari per le accuse, a seconda delle posizioni, di corruzione e traffico di influenze illecite.
L’ex dirigente di Invitalia ha, infatti, scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere alla domande del giudice nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia.
Stessa scelta fatta da un altro indagato, l’imprenditore con un passato in An, mentre l’avvocato Luca Leone ha deciso di affrontare il confronto con il gip Maria Gaspari.
Visco jr, accompagnato dal suo difensore l’avvocato Leo Mercurio, si è intrattenuto pochi minuti nell’ufficio del giudice formalizzando la sua rinuncia all’atto.
Nei suoi confronto il gip contesta di essere il facilitatore, l'”intermediario” con i membri delle commissioni per fare ottenere agli imprenditori le gare di appalto bandite da Invitalia, società da cui è stato licenziato nell’aprile dello scorso anno.
Dal lavoro svolto dalla Guardia di Finanza emerge che il gruppo, di cui faceva parte anche l’imprenditore di origini molisane Claudio Favellato, aveva messo in piedi un sistema illecito che aveva in Visco un punto di riferimento: un “sistema di relazioni illecite diffuso” che aveva puntato, in base a quanto emerso da una serie di intercettazioni presente in atti, ad ottenere appoggi in Vaticano per la ristrutturazione di edifici ecclesiastici. Su quest’ultimo aspetto il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha affermato nei giorni scorsi che “si tratta di millanterie”.
In cambio del suo interessamento Visco, che avrebbe fatto ottenere a Favellato un appalto da oltre 4 milioni di euro, chiedeva la “pasta”, ovvero “utilità in denaro”, o miglioramenti della propria posizione lavorativa. Nell’ordinanza è citata una conversazione in cui Visco jr parla della sua situazione in Invitalia. “Io lì ho un momento un po’ di tensione quindi se potete fa due telefonate a qualcuno che alza il telefono…chiama il mio amministratore…guardate Gabriele è bravo…perché sennò se non riesco a occuparmi e non posso andare a fa quello che interessa”.
Gli inquirenti hanno anche ‘immortalato’ un passaggio di denaro, frutto della “intermediazione”. Una “busta azzurra” con dentro “una imprecisata somma di denaro, che potrebbe essere stata destinata a remunerare illecitamente altre persone organiche ad Invitalia probabilmente per l’avvenuta aggiudicazione” del bando di gara, evidenzia la Guardia di Finanza in una informativa, consegnata il 9 febbraio del 2023 da Favellato a Visco jr in un bar nel centro della Capitale.
Seguiremo gli sviluppi prossimamente.