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Altroconsumo (associazione consumatori): analisi inflazione

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Il carrello nazionale, voluto dal governo Meloni e concordato con la grande distribuzione ed i produttori per inaugurare un trimestre anti-inflazione su un paniere di beni di largo consumo, “non è mai veramente decollato e ha raggiunto l’obiettivo solo in maniera parziale” considerando che già a metà di dicembre 2023 “l’iniziativa fosse in via di dismissione in gran parte delle catene distributive”.

Altroconsumo, al termine di una ricerca dettaglia che ha monitorato i prezzi di 125 categorie di prodotti in 15 punti vendita di 8 catene, super, iper e discount, tra Roma e Milano, ha verificato quali tipologie sono state inserite nel carrello della spesa e quale sia stato l’andamento dei prezzi rispetto al passato e rispetto alla media degli altri prodotti della stessa categoria, non coinvolti dall’iniziativa del governo.

A metà dicembre, Altroconsumo aveva già registrato l’impatto limitato in termini di risparmio per le famiglie italiane. I dati indicano rispetto alla partenza di ottobre 2023, un netto calo nel numero dei prodotti del carrello nostrano (-37%), che per il 97% erano prodotti a marchio commerciale, affiancata da una generalizzata riduzione delle promozioni, -25% rispetto ai tre mesi precedenti.

Dallo studio di Altroconsumo, sebbene fosse aumentata la percentuale delle categorie incluse nel range offerto ai consumatori che realizzava il minimo di prezzo, le percentuali rimanevano ancora basse, intorno al 45%. Segnale che già prima del termine “l’iniziativa fosse in via di dismissione in gran parte delle catene distributive”.

Tanta fatica per poco o niente.

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