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Inchiesta a Roma per corruzione

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Gabriele Visco, ex dirigente pubblico e figlio dell’ex ministro delle Finanze Vincenzo, è ora ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma. I finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutario hanno eseguito l’ordinanza anche nei confronti di due imprenditori e un avvocato romano, eseguendo un sequestro preventivo, anche “per equivalente”, per un ammontare di 230mila euro. Le accuse contestate nell’indagine, a vario titolo e a seconda delle posizioni, sono di corruzione e traffico di influenze.

“L’indagine ha consentito di ipotizzare – si spiega in una nota della procura – un sistema di relazioni illecite diffuso e consolidato nel quale un ex dirigente pubblico, con la mediazione di un imprenditore romano, avrebbe favorito, a fronte di denaro e di altre utilità, l’aggiudicazione di un bando di gara di oltre 4 mln di euro a una società riconducibile a un costruttore e tentato di agevolare l’assunzione presso una partecipata pubblica di una persona vicina a quest’ultimo”.

Sarebbe emersa inoltre una vicenda corruttiva nella quale l’ex dirigente avrebbe affidato un incarico di consulenza (per un importo di 230mila euro) presso l’ente in cui era impiegato a un avvocato di sua conoscenza, ottenendo la retrocessione di parte dei compensi fatturati dal legale per prestazioni in realtà mai effettuate.

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